Massarosa, si dimette l'assessore Pietro Bertolaccini
Si è dimesso ieri l'assessore Pietro Bertolaccini. Lo ha fatto con una lettera in busta chiusa diretta al sindaco in cui ha spiegato la decisione politica affermando di non ritenere giusto “continuare ad occupare tale carica senza la giusta serenità”.
Tornano quindi in mano al sindaco, in attesa di riassegnazione, le deleghe alle attività produttive, Suap, Valorizzazione prodotti tipici, Società Partecipate, Scuola, Politiche del Volontariato, Associazionismo e Rapporti con le Frazioni.
“È con grande rammarico che prendo atto delle dimissioni di Pietro, una persona valida, un amministratore all’altezza della situazione, un grande medico oltre che un amico. Ha avuto, ha e avrà sempre – dichiara il sindaco Alberto Coluccini - la mia stima e la mia vicinanza non per piaggeria, ma perché realmente le merita. Un uomo del fare ma purtroppo, per sua stessa ammissione, non un politico e in politica non esistono soluzioni precostituite e non mediate e da qui le difficoltà di avere una visione unitaria”.
“Lo ringrazio per quanto di buono ha fatto in questi 8 mesi e dell’aiuto fattivo che ha dato all’amministrazione in questi momenti così bui. Sono rammaricato perché avrei avuto bisogno come l’aria del suo apporto – viste le sue competenze professionali – anche nell’affrontare questa grave crisi sanitaria che sta colpendo la nostra comunità, ma sono certo che anche da esterno la sua vicinanza all’amministrazione alla nostra comunità sarà massima.
All’amico Pietro Bertolaccini un grazie”.
La nota di Partito Democratico, Massarosa Domani e Sinistra Comune
Mentre il paese vive giorni difficilissimi, la giunta Coluccini si consuma in faide interne. Anziché pensare ai gravi doveri di qualunque amministrazione pubblica, la crisi si apre sulle scelte di delirante follia del sindaco e di parte della maggioranza.
Pietro Bertolaccini, assessore e uomo di punta del sindaco, consigliere più votato della Civica, si dimette sbattendo la porta in faccia a Coluccini e alla sua avventura fallimentare. Non poteva continuare come se fosse normale ciò che è successo in questi mesi: un sindaco barricato in municipio che non ha contatti con la nostra comunità, al netto di selfie e comparsate con la fascia tricolore; il comune fatto fallire per dispetto; la volontà di colpire il volontariato in ogni forma, fino al ventilato giro di vite sulle sagre; posizioni demenziali su Pioppogatto che mettono a rischio posti di lavoro e la stabilità finanziaria della Versilia; una scuola che non si vuole riaprire per motivi assurdi dopo aver diffuso balle colossali e offese reiterate all'intelligenza e alla dignità di un paese intero; comitati di rappresentanza locale cancellati e con essi "cittadinanza attiva". Coluccini renda immediatamente pubblica la lettera che sicuramente conterrà spunti di riflessione e critiche serie. Almeno in questa circostanza estrema usi quella trasparenza che da oltre 9 mesi nega alla nostra gente.
La giunta Coluccini è ormai finita. A Massarosa lo sanno tutti. Potrà trascinarsi qualche mese, ma non ha risposte da dare su niente, può solo fare danni terribili oltre a quelli già fatti. Incapaci di affrontare anche la più banale questione amministrativa.
Un sindaco che si qualifica per quello che è ogni volta che apre bocca, anche in consiglio comunale, una miscela tra inadeguatezza ed arroganza. Qualcuno finalmente si sta svegliando ma sia chiaro: sono agli atti i documenti e i comunicati deliranti di forze della maggioranza, anche quelle che si autodefiniscono moderate. Da questi mesi di follia non si salva nessuno, o quasi, siamo di fronte ad un disastro di cui la destra massarosese porta intera la responsabilità perché tutti sapevano sin dall'inizio chi era Coluccini, cosa diceva, le follie che aveva in testa e che cosa sarebbe stato capace di combinare.
Fonte: Comune di Massarosa - Ufficio stampa