Deportazione dell'8 marzo 1944: la commemorazione a Empoli
Deposta questa mattina, domenica 8 marzo, una corona di alloro alla targa che ricorda i nomi dei cinquantacinque empolesi che furono deportati nei lager nazisti in questa data nel 1944.
Per gli ultimi dispositivi della Presidenza del Consiglio in merito al Covid 19 è stata annullata la santa messa che sarebbe stata officiata dal proposto Don Guido Engels in Collegiata.
Quindi si è svolta una semplice commemorazione alla vecchia ciminiera della Vetreria Taddei, in Via Fratelli Rosselli.
È stato il presidente del Consiglio Comunale, Alessio Mantellassi, delegato alla cultura della memoria, a presenziare, insieme al gonfalone civico, e alla polizia municipale.
Dunque una commemorazione molto sotto tono.
In questa data ricorre il 76° anniversario della deportazione nei campi di sterminio nazisti di 55 cittadini di Empoli. Anche questa è una data che la Città di Empoli non dimentica, ricorda e commemora ogni anno, come momento fondamentale di trasmissione della memoria storica, di racconto e di testimonianza umana.
«Nel rispetto delle disposizioni date dalle autorità competenti – spiega Alessio Mantellassi – abbiamo onorato la memoria di questi empolesi che furono sottratti alle loro vite nel marzo 1944.
In seguito allo sciopero del 4 marzo 1944 molti empolesi furono prelevati dalle loro abitazioni perché antifascisti e furono portati alla stazione di Santa Maria Novella e arrivarono l'11 marzo a Mauthausen. Pochissimi riuscirono a tornare a casa. Grazie a chi tornò e ai loro familiari abbiamo avuto testimonianze preziose che hanno alimentato una memoria cittadina forte. Era doveroso ricordarli oggi, anche con una cerimonia brevissima.
La città con il gonfalone e una corona era tutta presente a ricordare quegli empolesi. Oggi commemoriamoli con il pensiero individuale, ognuno nella propria abitazione, e prendiamoci ognuno l'impegno ad una sensibilità forte contro le discriminazioni, violenze, odi e muri che ancora oggi, anche in Europa, esistono. Proviamo ad essere cittadini del mondo attenti e consapevoli ogni giorno. Questo sarà un importante modo per celebrare quel loro sacrificio.
Ringrazio Don Guido Engels per la sola disponibilità anche se la messa non è stata celebrata».
Per questa edizione non è stato possibile rinnovare il rapporto di amicizia con la cittadina austriaca gemellata St. Georgen an der Gusen che non potrà essere presente con una delegazione: il sindaco Erich Wahl, nei giorni scorsi, ha inviato una comunicazione che annullava il viaggio a Empoli per le disposizioni sul CoronaVirus Covid 19.
8 Marzo 1944 - Cinquantacinque empolesi, tra cui 26 operai della ex Vetreria Taddei, furono sequestrati dai nazi-fascisti, quindi portati a Firenze e da lì in treno nei campi di sterminio nazisti: il rastrellamento iniziò proprio l’8 marzo 1944 dopo che in molti avevano aderito allo sciopero del 4 marzo.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa