Dal Bardo di Tunisi al Museo Marini di Firenze, il visiting director 2020 è Fatma Nait-Yghil
Il visiting director del 2020 è Fatma Nait-Yghil, direttrice del Museo Nazionale del Bardo di Tunisi e direttrice della Divisione dei Musei regionali e locali di Tunisi.
Il Museo Marino Marini di Firenze, ha creato, unico al mondo, la figura del visiting director. Come le università più quotate invitano come visiting professor personalità di prestigio perché favoriscano l’internazionalizzazione e lo sviluppo culturale e scientifico degli atenei, così il Museo Marino Marini di Firenze invita ogni anno direttori di musei di elevata qualificazione affinché possano contribuire ad incrementare il prestigio del museo fiorentino con apporti di alto livello scientifico e culturale e con scambi e condivisone di esperienze.
“Sono felice che per un anno, dopo la bellissima esperienza del 2019 con Dimitri Ozerkov, responsabile del Dipartimento di Arte Contemporanea del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, abbia accettato di organizzare la programmazione artistica 2020 del Museo Marino Marini, unico museo di arte contemporanea della città , una donna straordinaria e di grande cultura come Fatma Nait-Yghil- dichiara Patrizia Asproni, presidente del Museo Marino Marini di Firenze - e sono certa che insieme sapremo creare un fil rouge culturale fra passato e futuro, fra antico e contemporaneo ad unire le due sponde del Mediterraneo - la culla della nostra civiltà - con punti di vista che mettano al centro un'idea di arte e museo totalmente innovativi. La scelta che abbiamo fatto di istituire la figura del visiting director è mirata a una prospettiva che sia capace di guardare al di fuori del solito, al nuovo, al differente, alle mescolanze, al valore culturale”.
Laureata alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Tunisi con un master in Storia e una tesi sugli spettacoli in Africa in epoca romana, Fatma Nait-Yghil vanta anche un Diplôme d’Etudes Approfondies (DEA) in Storia e archeologia antica con uno studio sulle “Pratiche sportive e spettacoli dei giochi atletici e di pugilato in Africa nell’epoca romana” e un Dottorato in Storia Antica e Archeologia Antica dedicato alla “Ricerca sugli svaghi e spettacoli nell’Africa in epoca romana”.
Docente presso la Facoltà di Scienze Umane e Sociali di Tunisi ha diretto diverse tesi e progetti di laurea per i corsi di diverse facoltà di Tunisi. Ha ricoperto importanti ruoli istituzionali come Segretario Generale dell’ufficio ICOM Tunisia ed è membro dell’ufficio
ICOMOS Tunisia. Ha più volte curato o coordinato mostre temporanee come: commissario tunisino per la mostra “Il Bardo ad Aquileia”, coordinatrice franco-tunisina per la mostra “Lieux Saints Partages”, in partenariato con il MUCEM, Museo delle Civiltà Europee e il Mediterraneo e l’Istituto Nazionale del Patrimonio, Museo Nazionale del Bardo, commissario della mostra sul sito archeologico di Dougga alla sede dell’UNESCO a Parigi, in occasione del 20° anniversario dell’iscrizione del sito nella Lista del Patrimonio Mondiale.
E’ autrice di numerosi articoli sullo sport, sui giochi e sulle attività legate al tempo libero nell’Africa romana e sul Museo Nazionale del Bardo. Ha partecipato, con altri autori tunisini e stranieri, alla realizzazione del libro sul Bardo in omaggio alle vittime del 18 marzo 2015 sotto la guida del Sig. Samir Aounallah: “Un monumento, un museo, io sono il Bardo”.
Il Museo Marino Marini
Il Museo Marino Mariniè nato dalla volontà di Marino e Marina Marini, che alla fine degli anni Settanta del secolo scorso individuarono l’ex chiesa di San Pancrazio come luogo ideale al quale legare la donazione di opere che l’artista, poco prima di morire, aveva fatto alla città di Firenze. La ristrutturazione della chiesa, recuperata dopo secoli e ridestinata a una funzione pubblica, fu ad opera degli architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi che hanno saputo creare un allestimento a immagine e somiglianza di quel mondo così affascinante di Marino Marini, uno dei personaggi più significativi della cultura figurativa del Novecento. Spazi ampi e luminosi, punti di vista molteplici consentono una lettura completa del lavoro dell’artista, evidenziando i temi a lui più cari, dai Cavalieri alle Pomone, dai Miracoli ai Giocolieriai Danzatorie naturalmente ai ritratti.
Il museo contiene 183 opere di Marino Marini: disegni, litografie, dipinti, sculture, tutte esposte al pubblico sui quattro livelli del museo. Parte integrante del museo, recuperata alla visita del pubblico dopo un lungo restauro, è una delle meraviglie del Rinascimento fiorentino: la Cappella Rucellai, capolavoro assoluto dell’architetto Leon Battista Alberti, con il Tempietto del Santo Sepolcro.
Gli ampi spazi sotterranei, in origine la cripta della chiesa, sono dedicati a mostre di arte contemporanea e di fotografia, oltre ad essere utilizzati per talks, readingse performances musicali e teatrali.
Nel Museo è attivo il Dipartimento Educativo che offre visite e laboratori per scuole di ogni ordine e grado (con particolare attenzione alla prima infanzia), per le famiglie e per gli adulti, oltre che a progetti dedicati all’accessibilità e fruizione da parte di pubblici con esigenze speciali.
Il Museo Marino Marini è aperto al pubblico sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 19 a ingresso gratuito.
Fonte: Museo Marino Marini - Ufficio stampa