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Coronavirus, il Comitato UISP Empoli Valdelsa APS sospende tutte le attività sportive

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo, adottato al fine di fronteggiare l’emergenza coronavirus, contiene anche alcuni provvedimenti che riguardano il mondo sportivo. Pur ringraziando tutte le autorità competenti nazionali e locali per l’impegno profuso nel tentativo di contenere il contagio, non possiamo fare a meno di sottolineare gli evidenti elementi di contraddizione dei vari provvedimenti adottati nei confronti del mondo sportivo, che colpiscono in maniera particolare lo sport dilettantistico di base, che non può avere la solidità economica e organizzativa per adempiere ai controlli richiesti dal DPCM: obbligo per le associazioni e società sportive di assicurare, a mezzo del proprio personale medico, l’effettuazione dei controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e gli accompagnatori che partecipano alle manifestazioni o agli allenamenti; la possibilità di svolgere sport di base e attività motorie in genere, all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di 1 metro tra le persone.

Nel tentativo di alleggerire la pressione sui dirigenti sportivi, col senso di responsabilità sociale che da sempre ci contraddistingue, il Comitato UISP Empoli Valdelsa APS, anche raccogliendo l’invito in tal senso del Comitato Regionale, ha deciso di sospendere tutte le proprie attività sportive, didattiche e formative fino al 15 marzo p.v. in attesa di eventuali altri chiarimenti in merito da parte delle autorità competenti. Inoltre, l’accesso delle società e associazioni sportive agli impianti sportivi gestiti dal Comitato saranno subordinati al rispetto delle direttive imposte dal DPCM 4 marzo 2020.

E’ inutile sottolineare ancora una volta il ruolo sociale ed economico del mondo sportivo dilettantistico che quotidianamente, attraverso l’agire volontario ed entusiasta del suo popolo, fatto di persone di tutte le età e genere, ceto e religione, tiene coesa e unita una collettività svolgendo una fondamentale funzione di collante sociale e contribuendo, in ultimo, anche a manutenere e rendere agibile un patrimonio pubblico enorme di impianti sportivi. E’ anche per queste persone, la cui importanza troppo spesso viene data per scontata e quasi mai adeguatamente riconosciuta, che abbiamo fatto una scelta difficile, dolorosa ma necessaria.

Invitiamo tutti gli sportivi, a prescindere dal loro ruolo di atleti, dirigenti, tecnici o altro, ad agire responsabilmente nel rispetto delle indicazioni delle autorità sanitarie, ad essere pazienti e fiduciosi. In fondo queste qualità non dovrebbero farci difetto. Siamo uomini e donne di sport.

Fonte: Ufficio stampa

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