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Coronavirus, tavolo di lavoro metropolitano. Nardella: "Non esiste un caso Italia"

Un tavolo unico di lavoro a livello metropolitano per seguire gli aspetti economici della crisi in atto e indirizzare le richieste alle autorità regionali e nazionali, ma anche una grande campagna di comunicazione ‘positiva’ per rilanciare l’immagine della città in collaborazione con le categorie economiche. Dopo il rinvio della Cosap su tavolini, sedie e dehors al 30 giugno, l’Amministrazione comunale ha deciso anche di estendere fino al 2022 l’azzeramento della quota parte comunale dell’Imu per tutti gli investimenti nuovi realizzati nel territorio comunale. Sono alcuni degli aspetti emersi nel corso dell’incontro di oggi del sindaco Dario Nardella e degli assessori al Turismo Cecilia Del Re e alle Attività produttive Federico Gianassi con categorie economiche, sindacati e operatori del territorio convocati nella sala d’Arme di Palazzo Vecchio in merito alla crisi legata al Coronavirus. Il sindaco Nardella ha inoltre annunciato di aver chiesto al governo l’inserimento di Firenze nelle cosiddette ‘zes’, zone a tassazione zero su alcune misure.

“Stiamo combattendo una doppia battaglia – ha detto il sindaco Nardella -: la prima per la salute dei cittadini, sulla quale siamo costantemente al lavoro; la seconda per fronteggiare la crisi economica in atto. Dal punto di vista sanitario, abbiamo un sistema attrezzato e in grado di rispondere all’emergenza, tuttavia il nostro scrupolo di iperinformazione e trasparenza ha portato a rappresentare l’Italia come un paese di assoluto pericolo per tutto il mondo. Sono scattate verso di noi misure molto restrittive: per questo, ho chiesto al governo e al nostro rappresentante a Washington di predisporre controdeduzioni su un piano scientifico da parte delle autorità sanitarie in modo da far arrivare agli Usa il messaggio che non esiste un ‘caso Italia’ e che i contagi sono proporzionali ai controlli, in una situazione comunque sotto controllo. L’altro importante tema da affrontare con equilibrio, buon senso e lucidità è quello economico. I dati sono oggettivi e destano grande preoccupazione per le aziende, piccole e grandi, e per i lavoratori. Dobbiamo attrezzarci alle eventuali misure precauzionali che dovessero essere adottate dal governo. Il primo obiettivo dell’incontro di oggi – ha proseguito il sindaco Nardella – è quello di potersi fare portatori di elementi e criteri da sottoporre alla Regione Toscana, anche in fase di stesura degli eventuali provvedimenti attuativi di misure statali: saranno infatti necessari chiarezza ed equilibrio nell’interpretare eventuali misure di precauzione. Il secondo obiettivo è quello di creare un tavolo unico di lavoro in cui convogliare le richieste da inviare a Regione e Governo e monitorare l’andamento della crisi: un tavolo che tenga insieme organizzazioni datoriali e dei lavoratori, ma anche istituzioni culturali, Camera di commercio e altri soggetti organizzati della società civile: abbiamo bisogno di un’unica regia che possiamo assumere a livello di Città metropolitana”.

“Per quanto riguarda le misure – ha ricordato il sindaco -, abbiamo già sospeso il pagamento della Cosap su tavolini, sedie e dehors che è la prima scadenza a livello di tributi locali; inoltre, per incoraggiare l’attrazione di investimenti, abbiamo deciso di estendere dal 2020 al 2022 l’azzeramento della quota parte comunale dell’Imu per tutti gli investimenti nuovi realizzati nel nostro territorio per immobili di categoria D. Insieme alle categorie economiche e ai soggetti istituzionali ci impegneremo in una grande campagna di comunicazione ‘positiva’ per rilanciare l’immagine della città nel mondo. Siamo disposti a fare la nostra parte, ma Firenze da sola non può rispondere alla portata di questa crisi: lo sforzo principale che il tavolo unico deve fare è chiedere alla Regione e allo Stato misure incisive. Noi abbiamo fatto quattro tipi di richieste: la cassa integrazione a tutta la piccola impresa, la sospensione delle rate per i mutui legati agli investimenti in essere per tutte le imprese, la deroga al patto di stabilità europeo e un fondo di garanzia bancario. Abbiamo inoltre chiesto di coinvolgere Firenze nelle cosiddette ‘zes’, zone a tassazione zero su tutta una serie di misure. Siamo pronti a riflettere su altre proposte arrivate, come quella di lavorare per chiedere la disponibilità ai proprietari di immobili a ridurre i canoni di affitto; oppure quella di coinvolgere le piattaforme on line come Booking che hanno beneficiato molto in questi anni del turismo”.

All’incontro erano presenti rappresentanti di categorie economiche, sindacati, Camera di Commercio, Città metropolitana, Toscana Promozione Turistica, Università degli Studi di Firenze, Fondazione CR Firenze, Florence Convention Bureau, The Plus Planet (che gestisce gli info-point comunali).

Fonte: Città Metropolitana di Firenze

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