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Aeroporto Firenze, Sì Toscana a sinistra: "Rinunciare al progetto di pista parallela"

“La sentenza del Consiglio di Stato del 13 febbraio scorso ha dato nuovamente e pienamente ragione ai comuni della Piana, alle associazioni, ai comitati e ai cittadini. Le ripetute bocciature del progetto di nuovo aeroporto varato da Enac e Toscana Aeroporti dimostrano che questa opera è incompatibile con il territorio e contraria all’interesse pubblico.” È quanto ha affermato il capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, che assieme al collega Paolo Sarti ha presentato una mozione in Consiglio regionale che impegna la Giunta a chiudere per sempre questa pagina. La strategia di Sì - Toscana a Sinistra, ancor prima di riprendere la battaglia sulla nuova pianificazione territoriale, è mettere nell’angolo la Regione in qualità di socio di Toscana Aeroporti e membro del Cda della stessa società che dovrà decidere se ripresentare o meno il progetto di nuovo aeroporto. “A questo punto la Giunta regionale - incalza Fattori - prenda parola in quanto socio di Toscana Aeroporti e chieda che la società rinunci a presentare un nuovo progetto di pista parallela per l’aeroporto fiorentino”.

La mozione impegna anche la Giunta ad “adoperarsi per migliorare l’efficienza dei collegamenti ferroviari con lo scalo aeroportuale di Pisa, in quanto aeroporto strategico regionale” e a “dare immediata applicazione alla sostanza delle prescrizioni a suo tempo contenute nella VIA del 2003 per la mitigazione degli effetti del traffico aereo sui quartieri di Quaracchi, Brozzi e Peretola”. Infine Sì Toscana a Sinistra chiede di “procedere nella realizzazione del Parco Agricolo della Piana, quale asse strategico del PIT, in grado di mettere assieme esigenze produttive, conservazione della natura, rimodulazione delle modalità di trasporto d’area vasta e piena valorizzazione del Polo Universitario di Sesto Fiorentino”. “È necessario progettare un futuro diverso per la Piana fiorentina – ha aggiunto Fattori -, normalizzando i rapporti tra enti locali che in questi anni sono stati coinvolti in un conflitto senza precedenti, con Regione e comune di Firenze contro tutti i comuni della Piana. Occorre progettare uno sviluppo condiviso dell’area, restituendo al Parco della Piana il ruolo di elemento ordinatore, coinvolgendo i sindaci e facendo partecipare la popolazione”.

Fonte: SÌ Toscana a Sinistra

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