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Coronavirus, Stella e Marchetti (FI) lamentano "immobilismo della Regione" per il crollo del turismo

Da sinistra Mallegni, Marchetti e Stella

"Il crollo del turismo in Toscana a causa del Coronavirus si sta profilando in tutta la sua drammaticità: città d'arte semideserte, ristoranti mezzi vuoti, disdette negli hotel che si aggirano sull'80%. Già numerose strutture turistiche fiorentine e toscane hanno iniziato a mettere i dipendenti in cassa integrazione. Per uno dei principali settori della nostra economia, si stagliano all'orizzonte mesi durissimi: ci chiediamo per quale motivo la Regione Toscana assista immobile a questa situazione molto grave". Lo dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e il capogruppo del partito a Palazzo del Pegaso, Maurizio Marchetti.

"La Giunta regionale toscana non perda ulteriore tempo, visto che l'assemblea ha approvato - da quasi una settimana, ricordano Marchetti e Stella - l'ordine del giorno di Forza Italia: chieda lo stato di calamità turistica al Governo nazionale, chiedendo l'inserimento di un sostegno economico per assistere gli operatori turistici, alimentare le strategie di promo-commercializzazione nei mercati internazionali più sensibili e incentivare politiche di scontistica dei vettori aerei per rilanciare gli spostamenti dei viaggiatori verso le nostre destinazioni turistiche regionali".

L'ordine del giorno di Forza Italia, approvato in aula, contiene misure forti a sostegno dell'economia toscana, oltre alla richiesta dello stato di calamità turistica. Nell'atto si chiede, infatti, anche di "attivare un tavolo con i Comuni affinché parte degli introiti siano destinati a sostenere le imprese in difficoltà per gli effetti del Coronavirus", di "predisporre una riduzione dell'aliquota Irap fino al suo azzeramento" e "attivare un confronto con gli istituti bancari per chiedere la moratoria sui mutui contratti dalle aziende toscane". Occorre "fare presto - è l'appello dei due consiglieri azzurri - e intervenire prima che accada l'irreparabile, con effetto a catena su tutto l'indotto del settore turistico".

Fonte: Ufficio stampa

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