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Coronavirus, Asl e Comune di Lucca uniti nell'informazione: "Sì ai controlli no all'allarmismo"

Attenzione e controlli, ma non allarmismo e psicosi. Questo il messaggio principale emerso dall’evento informativo sul nuovo Coronavirus “COVID-19” organizzato dal Comune di Lucca insieme all’Azienda USL Toscana Nord Ovest, che si è svolto oggi (sabato 29 febbraio), nel complesso di San Micheletto. L’incontro era è rivolto ai cittadini, per informarli in maniera corretta e qualificata sul virus e sui comportamenti migliori da assumere in maniera preventiva.
Il sindaco Alessandro Tambellini in un breve saluto ha ricordato come autorità sanitaria, Comuni, Regioni e Governo debbano basare ordinanze e interventi su una strategia basata su motivazioni sanitarie e scientifiche. La parola è quindi passata ai relatori che si sono anche avvalsi della presenza di una interprete della lingua dei segni.

Il direttore dell’unità operativa complessa Malattie infettive di Lucca Sauro Luchi ha ricordato come il Coronavirus provenga dagli animali ma che ancora non è noto come sia avvenuto il cosiddetto "salto di specie" fino all'uomo. Tutto è iniziato dal mercato di Wuham, una città della Cina con oltre 10 milioni di abitanti. Luchi ha anche fatto il punto della situazione a livello generale (casi positivi, decessi e guariti), evidenziando che in Regione Toscana la situazione non è al momento preoccupante perché non c’è alcun focolaio ma soltanto casi isolati “importati” dalle zone rosse della Lombardia e del Veneto. Ha anche descritto come si trasmette il virus: attraverso un contatto ravvicinato e non con un semplice passaggio in zone a rischio. E comunque - ha precisato il primario di Malattie infettive - malattie come morbillo e rosolia sono molto più contagiose.

Il medico di famiglia e referente direttore di zona del Dipartimento di Medicina Generale Alberto Vitolo ha sottolineato che in questo frangente sono necessario rigore e controlli ma non allarmismo ed ha ricordato l’impegno dei medici di medicina generale e le procedure adottate sul territorio per contenere la diffusione del virus. Come Luchi, anche Vitolo ha sottolineato l’importanza delle “buone abitudini di una volta” (ad esempio, chi è malato deve stare in casa) e di accortezze che in questo momento sono di grande rilevanza, come l’accurato lavaggio delle mani, mentre la mascherina serve solo per le persone malate.

Il responsabile dell’unità funzionale di Igiene e sanità pubblica di a Lucca dell’Asl Gregorio Loprieno ha ribadito ulteriormente le differenze fra soggetti che hanno sviluppato la malattia e sono ad alta carica virale rappresentando un rischio più alto per le persone con cui sono venute in  contatto diretto e prolungato rispetto al passaggio occasionale in zone a rischio.

Hanno moderato il direttore dell’unità operativa complessa Cure primarie di Lucca Marco Farnè, il quale ha anche invitato la cittadinanza a non recarsi in ospedale e nelle strutture territoriali se non in casi di effettivo bisogno e la la consigliera con delega alla sanità Cristina Petretti. Anche per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali gli utenti possono rinunciare ad eseguire visite od esami senza alcuna penalità economica.

Dopo gli interventi degli esperti i cittadini hanno effettuato alcuni quesiti. L’obiettivo era infatti quello di fornire alla popolazione gli strumenti utili ad orientarsi su un problema oggetto di grande apprensione e attenzione mediatica, ma anche di ripetuti atteggiamenti allarmistici, nutriti da numerose fake news.

Lunedì prossimo, 2 marzo, il Comune di Lucca ha organizzato un appuntamento dedicato in maniera specifica alle rappresentanze delle categorie economiche, per un approfondimento sul tema e per affrontare in maniera coordinata l'emergenza sanitaria ed economica sul territorio.

 

 

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio stampa

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