Quaresima e coronavirus, l'arcivescovo di Siena: "Ritornare all'essenziale per un cammino di gioia"
«E se questa Quaresima fosse veramente la giusta occasione per una conversione vera e profonda?» Se lo chiede l'arcivescovo di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino Augusto Paolo Lojudice in un articolo pubblicato sul numero di Toscana Oggi in distribuzione in questi giorni. «Stiamo vivendo in questi giorni - scrive Lojudice - un’emergenza molto particolare: la diffusione di un virus, di un male oscuro, che fa paura, che può contagiare tutti, che può arrivare anche laddove non possiamo immaginare. Più volte la storia ci ha presentato situazioni di questo genere, di fronte alle quali non si è mai sufficientemente preparati, ma che sono state occasioni per un profondo ripensamento della vita, per iniziare a fare veramente sul serio, per ritornare all’essenziale, per essere realmente e profondamente se stessi».
«Il cammino della vita - aggiunge l'arcivescovo - ci vedrà sempre, fino alla fine dei nostri giorni, impegnati a convertirci, a tornare a Dio "con tutto il cuore" ma non possiamo e non dobbiamo perdere tempo. Oggi, come durante tutta la Quaresima, dobbiamo imparare a convertire il nostro sguardo, perché il nostro cammino verso Pasqua non sia un cammino di vergogna e di colpa nel quale non oseremmo guardare in volto il nostro Dio, ma un cammino di gioia, dove, liberati da Dio, potremo testimoniare il trionfo della Vita».