Coronavirus, nel Cuoio le concerie prendono provvedimenti. Cgil: "Verifiche in corso"

Il Coronavirus è protagonista in queste ore in Toscana, anche nel Comprensorio del Cuoio e quindi nel comparto conciario. Tra le varie notizie che circolano riguardo il Covid-19 c'è quella secondo cui le concerie stanno mandando a casa i lavoratori per precauzione. Gonews.it ha cercato di fare chiarezza.

Non ci sono disposizioni uniche e valide per tutti. Lo stretto contatto con il settore della moda fa sì che se le aziende del Nord non lavorano, alcune produzioni sono ferme. Quindi il fatto che alcuni lavoratori siano stati lasciati a casa rientra più nella normale ottica di carenza di lavoro in periodo di difficoltà piuttosto che in quella di un presunto rischio contagio. Assoconciatori conferma che non sono stati presi obblighi nei confronti delle aziende per eventuali chiusure. È probabile che nei prossimi giorni ci saranno incontri ad hoc per gestire la situazione in sinergia.

Uno degli effetti della diffusione di Coronavirus è quello di aver portato il settore produttivo a una serie di precauzioni, fa sapere invece Loris Mainardi, segretario provinciale Filctem Cgil. "Stiamo facendo verifiche", afferma, "ci sono casi in cui alcune aziende hanno detto di rimanere a casa a chi è stato in fiera a Milano. Magari chi era a Lineapelle è rientrato, ma per poche ore".

Come afferma Mainardi, non si tratta della totalità delle concerie, sia chiaro, ma di scelte di alcune ditte: "In un caso a Castelfranco di Sotto un'azienda ha deciso di rimanere chiusa del tutto. Dobbiamo capire le motivazioni e sapere cosa accadrà ai lavoratori dal punto di vista economico". Quel che è certo, prosegue Mainardi, è che "molte stanno bloccando trasferte in giro per l'Italia o corsi di formazione, proprio perché impaurite dal Coronavirus".

Dal punto di vista produttivo l'allarme Covid-19 era già attivo da tempo nel distretto del Cuoio, conclude Mainardi: "C'era già preoccupazione perché, come dimostra la Borsa, c'era il rischio di un calo. La produzione fino alla scorsa settimana è stata comunque alta e soddisfacente. Però va da sé che se cala il settore del lusso, la conceria ne risente molto. Non a caso per Kering nei giorni scorsi Arnault (imprenditore francese proprietario di LMVH, ndr) ha affermato che il mercato asiatico è il 34% della sua produzione, quindi per certi versi è legato anche alla nostra zona".

LE COSE DA SAPERE SUL CORONAVIRUS

(foto Regione Toscana)

Per fare chiarezza sul Covid-19, ecco le dieci norme da seguire diramate dal Ministero della Salute. Qui le ultime disposizioni della Regione.

Per ogni utile informazione è in funzione il numero telefonico di pubblica utilità istituito da Ministero della Sanità 1500, attivo 24 ore su 24. Qui i numeri per ogni singola Asl di riferimento.

Di seguito alcuni link utili dal Ministero della Salute e dalla Regione.

Gianmarco Lotti

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