La Polizia Provinciale ha colto sul fatto un uomo che stava sistemando una trappola abusiva, posizionata in un orto situato nelle vicinanze di Cecina, in un’area tra il fiume omonimo e l’Ospedale Civile.
La trappola, rinvenuta durante uno specifico servizio di controllo e pattugliamento del territorio, era armata di congegno a scatto e munita di esca (mele e patate) di cui fagiani, istrici e tassi sono ghiotti.
Dopo la scoperta, avvenuta all’alba del 18 febbraio scorso, è stata attivata la procedura di osservazione che ha consentito di identificare l’individuo, successivamente segnalato alla Procura della Repubblica di Livorno per violazioni alla normativa sulla protezione della fauna omeoterma, in particolare, per l’esercizio della caccia in periodo di divieto generale e per aver utilizzato mezzi vietati per tale scopo. All’uomo sono contestate anche sanzioni amministrative di natura pecuniaria, mentre la trappola é stata sottoposta a sequestro penale.
Nel corso dell’operazione sono state rinvenute e sequestrate amministrativamente anche altre 14 tagliole (congegni per la cattura di piccoli esemplari di aviofauna) e una trappola tipo “Larsen” ideata per la cattura di particolari specie quali gazze e cornacchie.
Pur essendo una località vicina al centro urbano, la presenza di vegetazione arbustiva, frutteti, orti e l’abbondanza di acqua, hanno permesso a molte specie di fauna selvatica, come tassi, istrici, volpi e fagiani, di trovarvi il proprio habitat. Motivo per cui la zona rientra tra quelle che vedono un costante impegno di sorveglianza da parte della Polizia Provinciale.
Fonte: Provincia di Livorno - ufficio stampa
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