Violenza a studentesse Usa, chiesti e ottenuti 5 anni e 6 mesi di pena per ex carabiniere

Per l'accusa di violenza sessuale nei confronti delle due studentesse degli Stati Uniti. il pm Ornella Galeotti ha chiesto 5 anni e 6 mesi per l'ex carabiniere Pietro Costa. Il collega coinvolto nella vicenda avvenuta a settembre 2017, Marco Camuffo, è già stato condannato in ritor abbreviato a 4 anni e 8 mesi di reclusione. La sentenza per lui venne letta l'11 ottobre 2018. Costa è ancora imputato davanti al tribunale di Firenze.

Costa condannato

Costa è stato condannato a 5 anni e 6 mesi. L'ex carabiniere, presente in aula per tutta l'udienza, si è allontanato prima della lettura della sentenza. I giudici lo hanno condannato anche all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento dei danni alle parti civili, stabilendo una provvisionale di 30mila euro a favore della vittima che lo accusa della violenza sessuale, di 10mila euro per il Comune di Firenze, 10mila per il ministero della Difesa e 10mila per il comando generale dell'Arma dei carabinieri.

Le parole di Giachi

“Chi si rende colpevole di violenza sulle donne, a maggior ragione se si tratta di un rappresentante delle forze dell'ordine, va punito severamente Ogni donna ha il sacrosanto diritto di vivere sicura”. Lo ha detto la vicesindaca e assessora agli affari legali Cristina Giachi commentando la condanna di Pietro Costa, uno dei due ex carabinieri accusati di violenza sessuale nei confronti di due studentesse Usa.
“Una vicenda dolorosa – ha aggiunto la vicesindaca – resa ancora più tragica dal fatto che gli autori erano due carabinieri: per il suo prestigio e la sua storia l’Arma non meritava di essere accostata ad una vicenda così abietta. Ma anche la città di Firenze non meritava di essere infangata da questo episodio e il Comune, oltre a voler essere come sempre al fianco delle vittime di violenza, si è costituito parte civile al processo anche per questo”.
“Grazie all’impegno della sua avvocatura – ha concluso – l’amministrazione comunale ha fatto fino in fondo la sua parte per accertare la verità e ottenere giustizia. Saremo sempre in prima fila per assicurare assistenza e sostegno alle donne vittime di violenze così come indicato dal nostro statuto”.

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