tourismA, inaugurato il salone dell'archeologia e 'Toscana Terra Etrusca'
Alla scoperta delle tracce culturali, artistiche e architettoniche lasciate nel sud della Toscana. Un viaggio attraverso paesaggi, musei, borghi e aree archeologiche reso possibile con il prodotto turistico omogeneo ‘Toscana Terra Etrusca’, presentato oggi a tourismA, il salone dell’archeologia e del turismo culturale che si è aperto oggi al Palazzo dei Congressi, a Firenze (fino al 23 febbraio).
Ad inaugurare il salone e a presentare il nuovo prodotto turistico sono intervenuti anche l’assessore al turismo Stefano Ciuoffo e il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo.
“Occorreva un motore per mettere in movimento questo prodotto – ha detto l’assessore Ciuoffo – ed il Comune di Chiusi si è prestato. La potenzialità percepita era grande ma prevaleva l’idea che il messaggio non fosse in grado passare ed affermarsi. Invece ci siamo riusciti, grazie a un lavoro durato 5 anni e alla voglia di mettere insieme tanti pezzi di una presenza che ancora oggi avvolge tante zone della Toscana, ed in particolare in quella a sud. Poi, anche grazie al nuovo Testo Unico sul turismo e all’introduzione del prodotto turistico omogeneo, l’idea ha preso corpo”. Sono tante le testimonianze lasciate dalla civiltà etrusca in Toscana. “Basta fare un giro a Chiusi, a Sorano o a Volterra, solo per citare alcuni luoghi , per partecipare attivamente alla rivisitazione di un pezzo della nostra storia. Le comunità di questi luoghi sono delle testimonianze di tutto questo, attraverso il paesaggio, i borghi, i prodotti unici di queste terre”.
Il prodotto turistico omogeneo ‘Toscana Terra Etrusca’ nasce grazie alla collaborazione di 34 Comuni, con quello della Città di Chiusi a far da capofila: Abbadia S. Salvatore, Asciano, Capalbio, Castiglion Fiorentino, Castiglione della Pescaia, Castiglione d’Orcia, Chianciano Terme, Cinigiano, Civitella in Val di Chiana, Civitella Paganico, Cortona, Foiano della Chiana, Gavorrano, Grosseto, Lucignano, Monte Argentario, Monte San Savino, Montepulciano, Monteroni d’Arbia, Murlo, Pienza, Pitigliano, Roccastrada, San Casciano dei Bagni, San Quirico d’Orcia, Santa Fiora, Sarteano, Scansano, Semproniano, Sinalunga, Sorano, Torrita di Siena, Trequanda. Il tavolo di gestione del prodotto è composto da 7 Ambiti turistici: Maremma Toscana sud, Maremma Toscana nord, Amiata, Terre di Siena, Valdorcia, Valdichiana aretina e Valdichiana senese.
Per Toscana Promozione Turistica questo nuovo prodotto, che ancora deve compiere alcuni passaggi amministrativi, ha un valore notevole. “Rappresenta – ha spiegato Francesco Palumbo - l’esempio esatto di ciò che vorremmo fare anche per proposte analoghe. Con la nuova strategia di accompagnamento ai territori #MyTuscany, insieme gli enti locali e alle imprese vogliamo costruire l’offerta turistica da proporre sui mercati internazionali. ‘Toscana Terra Etrusca’ è un prodotto che ha già avviato questo percorso da tempo unendo i 34 comuni, gli operatori che hanno già costruito pacchetti turistici e Trenitalia che con una fermata della Frecciarossa a Chiusi ha permesso di valorizzare ulteriormente l’offerta”.
Taglio del nastro a “tourismA”
E’ stato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, questa mattina, venerdì 21 febbraio, ad inaugurare, al palazzo dei Congressi, la sesta edizione del salone dell’archeologia e del turismo culturale, una full immersion di tre giorni, organizzata da Archeologia Viva, tra passato, presente e futuro dei nostri beni culturali con occhio attento ad arte, archeologia e ambiente.
“La manifestazione, destinata a crescere - ha detto Giani - rappresenta la vetrina dell’offerta culturale, un richiamo turistico che dalla Toscana contagia sia a livello nazionale che internazionale”. Dell’evento ha parlato il direttore di “Archeologia Viva”, Piero Pruneti: “un centinaio gli espositori – ha detto - con significative presenze straniere e 250 relatori con nomi importanti come Pupi Avati, Vittorio Sgarbi e Alberto Angela”. Inoltre, ha aggiunto, “non mancheranno spazi per scuole e famiglie con laboratori didattici per sperimentare la scheggiatura della pietra, l’accensione del fuoco, la scrittura geroglifica e la cucina villanoviana”.
Dopo il taglio del nastro il presidente Giani ha visitato lo stand del Consiglio regionale, caratterizzato dallo slogan “Soprattuttotoscana, arte, storia, archeologia, territorio: valorizziamo la nostra identità”, un percorso che accompagna, con le immagini, il racconto delle attività sui progetti di valorizzazione delle città murate, della Festa della Toscana, della Giornata degli Etruschi e delle tradizioni storiche e culturali che caratterizzano l’identità della nostra regione. A seguire, alla presenza dei Gonfaloni di una quindicina di Comuni toscani, Giani è intervenuto, nella sala verde, al convegno “Toscana a murAperte, città murate, torri e castelli alla scoperta di nuovi itinerari”, parlando dei risultati del sostegno che il Consiglio regionale ha dato, grazie alla legge regionale 46/2016. “In questi anni, abbiamo destinato oltre 3 milioni di euro, dai nostri avanzi di amministrazione – ha detto il presidente – ai progetti di 40 comuni per la valorizzazione, il recupero conservativo di fortificazioni storiche e la creazione di nuovi itinerari. La filosofia della legge era offrire nuova accessibilità ad ambienti come fortezze, camminamenti di mura, torri, crinali, per abbattere le barriere architettoniche e facilitarne il raggiungimento”. In conclusione, l’auspicio di Giani: “vorrei che questo tipo di intervento non venisse lasciato all’occasionalità dell’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale, ma fosse reso strutturale con una legge sulle città murate come valorizzazione del senso dell’identità locale”.
Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno sul progetto della “Rocca di Cerbaia”; il sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti sul progetto “Palazzo dei Vicari di Scarperia”; la prima cittadina di San Romano Raffaella Mariani sulla “Fortezza delle Verrucole”; l’assessore alla cultura e alla cittadinanza di Prato Simone Mangani che ha parlato del “Cassero medievale”; l’assessore alla cultura di Lucca Stefano Ragghianti che ha raccontato della “Sortita di San Colombano”; il direttore della fondazione museo di Montelupo Alessandro Mandolesi e Gabriele Migliori del centro ceramico sperimentale che si sono soffermati sulle “Mura storiche-fornace del palazzo podestabile”; il sindaco di Livorno Luca Salvetti che ha parlato del progetto “Fortezza nuova”, quello di Monterchi Alfredo Romanelli delle “Mura storiche” e il vicesindaco di Cortona Francesco Attesti della “Fortezza del girifalco”.
E domani, sabato 22 alle 17, sempre al palazzo dei Congressi, il presidente Giani terrà la conferenza “Magnus Dux Etruriae: gli Etruschi e Cosimo I de’ Medici”.