Referendum sul taglio dei parlamentari, andrai a votare? Il nuovo sondaggio di gonews.it
"Approvate il testo della legge costituzionale concernente 'Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n.240 del 12 ottobre 2019?", questa la domanda del prossimo referendum confermativo costituzionale sul taglio dei numeri parlamentari.
Quando si vota
Si vota il 29 marzo dalle 7 alle 23. Al referendum possono votare tutti i cittadini italiani maggiorenni, che il 29 marzo 2020 abbiano già compiuto 18 anni di età.
Cosa serve per votare
Documento d’identità valido e la tessera elettorale. Nel caso sia stata smarrita, danneggiata o siano finiti gli spazi a disposizione, può essere richiesta per tempo all’ufficio elettorale del Comune di residenza.
Il sondaggio di gonews.it
Un referendum di cui si discute poco e che forse non è conosciuto ai più con cui si deciderà sulla riduzione del numero dei parlamentari. Per il sondaggio di questa settimana gonews.it chiede ai suoi lettori e agli empolesi quanto e se sono informati sul referendum costituzionale, se hanno le idee chiare e se andranno a votare.
Referendum Costituzionale Confermativo: non c'è Quorum
Nel referendum confermativo, disciplinato dall'art. 138 della Costituzione, a differenza di quello abrogativo, non è previsto il Quorum. Per la validità del referendum costituzionale non serve che vada a votare il 50% più uno degli elettori aventi diritto. Perché sia promulgata la riforma costituzionale sottoposta a referendum è necessario che sia approvata dalla maggioranza dei voti validi, indipendentemente dal numero di votanti.
Con il referendum confermativo è sottoposta ai cittadini la riforma votata dal Parlamento ed è richiesto perché i sì di Camera e Senato non superano i due terzi dei componenti dell'assemblea.
Storicamente è il quarto referendum confermativo della storia della Repubblica Italiana. I precedenti: 2001 riforma del Titolo V della Carta (approvata); 2006 riforma sulla 'devolution' (respinta); 2016 riforma Renzi-Boschi (respinta).
Art. 138 della Costituzione Italiana
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
Se vince il Sì
Con la maggioranza di Sì alla riforma costituzionale il taglio dei parlamentari entra in vigore e dalla prossima legislatura alla Camera dei Deputati siederanno 400 parlamentari e al Senato 200, anziché 630 e 315. I senatori a vita saranno 5 mentre a oggi 5 è il numero massimo che ciascun presidente può nominare. estero: i deputati scenderebbero da 12 a 8 e i senatori da 6 a 4.
Se vince il No
Con la maggioranza di No la riforma non sarà promulgata.
Come votare per il sondaggio di gonews.it
È possibile votare fino alle 13 di giovedì 27 febbraio
Chiarastella Foschini