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Expo Chianti Classico 2020, nuovo logo per il mezzo secolo della kermesse

Giallo oro per il numero 50, stagliato su uno sfondo rosso scuro, colore evocativo del vitigno principe del Chianti Classico, il Sangiovese. Un anniversario speciale racchiuso in un tondo pieno di storia, tradizione e contemporaneità per identificare il mezzo secolo di vita dell'Expo Chianti Classico- Il nuovo marchio è stato lanciato dal Comune di Greve in Chianti ed esposto nell’ambito della manifestazione promossa dal Consorzio Chianti Classico, la Chianti Classico Collection che si è appena conclusa alla Stazione Leopolda di Firenze. Un logo che annuncia anche la data in cui la prima rassegna vitivinicola, che unisce tutti i territori del Gallo Nero in una piazza prestigiosa come quella di Greve in Chianti, compierà gli anni il prossimo settembre.

“La manifestazione si terrà dal 10 al 13 settembre 2020 – annuncia il sindaco Paolo Sottani - siamo proiettati verso i festeggiamenti del cinquantesimo anno di vita e siamo al lavoro intenso dal punto di vista organizzativo perché il programma dell’edizione 2020 sia davvero memorabile. Crediamo e investiamo, istituzioni e produttori, sull’unico evento, ormai storico, che porta in piazza i produttori di tutti i Comuni del Chianti Classico sottolineandone l'unitarietà e la vocazione agricola e turistico-culturale di un territorio rinomato in tutto il mondo”. Il sindaco Sottani ha presentato il simbolo grafico del cinquantesimo dallo stand del Comune, in quanto ente organizzatore dell’Expo, presente alla Chianti Classico Collection. “Siamo davvero felici di aver preso parte ad una rassegna di altissimo profilo – rimarca il primo cittadino - e ringraziamo il Consorzio Vino Chianti Classico per aver concesso l’opportunità di inserire la promozione dell’evento negli obiettivi di una vetrina di respiro internazionale. L’ennesimo esempio di quanta forza abbia il nostro territorio per la grande tradizione vitivinicola e la qualità dei vini che lo contraddistinguono, un patrimonio di umanità e valori sostenibili che intreccia non solo risorse paesaggistiche e beni culturali ma fa crescere con fiducia e ottimismo l’impegno di chi lavora in rete per continuare ad amare il Chianti e farlo risplendere agli occhi del mondo”.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino

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