Coronavirus, Burioni alla carica contro la Regione Toscana: sottovaluta il rischio
Botta e risposta infuocato tra la Regione Toscana e il dottor Roberto Burioni. L'eminente virologo di fama internazionale ha più volte e in più sedi chiesto che le istituzioni non sottovalutino il pericolo di diffusione del Coronavirus e molte perplessità ha espresso sulla quarantena volontaria dei 2.500 in rientro dalla Cina verso la Toscana.
Il presidente della Regione, Enrico Rossi, rassicura i toscani dalla sua pagina Facebook. La Toscana non sta mettendo a rischio i suoi cittadini: "La Toscana in materia di prevenzione contro il Coronavirus, seguendo le linee nazionali di sorveglianza attiva, sta facendo più di tutte le altre Regioni. E ho i dati per dimostrarlo- e prosegue-. Chi ci attacca o non è bene informato, o è in malafede o è un fascioleghista." Di seguito il governatore toscano, invita alla lettura della lettera del direttore della Asl Toscana Centro al commissario nazionale Borrelli.
Ma il prof. Roberto Burioni non ci sta: "Il Presidente della Regione Toscana, che secondo me sottovaluta il rischio del coronavirus esponendo a rischi evitabili i propri cittadini, afferma che chi lo critica o è male informato o è fascioleghista - risponde via social il dottore-. Lo stesso Presidente che nella sua regione offre l'omeopatia all'interno del Sistema Sanitario Nazionale. Complimenti davvero."
Il botta e risposta è serrato e si consuma a suon di tasti. "Penso che il prof. Burioni fosse male informato - replica Rossi-. Peccato, bastava che prima di attaccare chiedesse come stavano le cose. Confermo che noi siamo la prima regione nella prevenzione contro il Coronavirus."
Torna a farsi sentire il prof. Burioni: "Per il governatore della Toscana Rossi tutto a posto, il Coronavirus è meno pericoloso dell'influenza. Alla fine tutto torna, dall'omeopatia alla quarantena che non è necessaria."
Il direttore sella Asl Toscana Centro ha scritto al commissario nazionale Borrelli. "La Asl Toscana Centro ha attivato tempestivamente, in base alle circolari del Ministero della Salute, l’Unità Sanitaria di Crisi direttamente collegata con la task force della Regione Toscana." Elenca le azioni messe in atto dalla Asl Toscana Centro, di seguito riportate e chiude con queste considerazioni: "Riteniamo pertanto di aver messo in essere quanto previsto dalle vostre disposizioni e da quelle del Ministero della Salute. A seguito di ripetute comunicazioni a mezzo stampa e social sulla necessità di “obbligare” in isolamento tutta la popolazione di rientro dalla Cina, cinese e non, si chiede alla S.V. delucidazioni in merito a quanto riportato".
LE MISURE DI PREVENZIONE
Le azioni messe in essere dalla ASL Toscana Centro sono state:
- Disposizioni generali per tutti gli operatori sanitari dell’azienda, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, in particolare: Procedure per le centrali operative 118 ed Emergenza Sanitaria Territoriale, disposizioni inerenti ricovero ospedaliero dei casi sospetti, disposizione per l’uso dei dispositivi di protezione individuale in emergenza sanitaria territoriale e pronto soccorso, indicazioni per la Medicina Generale e Pediatri di Famiglia, raccomandazioni per il monitoraggio autogestito a domicilio con schede informative in inglese, italiano e cinese, raccomandazioni in caso di isolamento fiduciario.
- In riferimento alla circolare del Ministero della pubblica istruzione sono stati identificati circa 300 bambini cinesi che sono rientrati dal capodanno cinese in toscana, è stato concordato con i rispettivi genitori di effettuare una permanenza volontaria fiduciaria a domicilio. Conseguentemente sono, ad oggi, sotto monitoraggio giornaliero relativamente alla condizioni cliniche circa 1300 persone che stanno stazionando volontariamente presso il proprio domicilio.
- In questi giorni si sta completando il rientro dal capodanno cinese di un numero imprecisato di cittadini ( il Consolato Generale Cinese di Firenze ritiene che possa trattarsi di circa 2500 persone). non potendo procedere alla identificazione puntuale di ciascuna persona, la Regione Toscana ha predisposto, in accordo con il consolato generale cinese in Firenze, un ambulatorio rivolto a soggetti che rispondono al criterio epidemiologico sopra descritto e che presentano blandi sintomi clinici simil infuenzali (rinite, tosse e lieve stato febbrile), a cui si accede, da parte di persone che sono di rientro dalla Cina , tramite numero telefonico del CUP dedicato e provvisto di supporto in lingua cinese . attraverso la prenotazione viene dato un appuntamento. Durante la visita viene compilata la scheda anagrafica, anamnnestica, misurazione della temperatura e tampone orofaringeo. Tale prelievo viene inviato presso il laboratorio di microbiologia e virologia dell’AOU Careggi.
Primo caso negativo all'ambulatorio Lilla dell'Osmannoro
Le reazioni
Coronavirus, Nardella: Confido Regione assicuri tutte misure
Il sindaco di Firenze Dario Nardella interviene sulla questione: "Ho grande stima e rispetto per il professor Burioni che tra l'altro si è contraddistinto per una battaglia trasparente e forte su tutto il tema delle vaccinazioni. Confido nel fatto che la Regione Toscana, che ha professionalità eccellenti e che ha le competenze per questo tipo di situazioni, assicuri tutte le misure possibili e praticabili per la sicurezza della salute non solo della comunità cinese ma anche di tutta la comunità in generale. Noi sindaci non possiamo che essere vigili nel raccogliere gli input che arrivano dal territorio, come sicuramente il sindaco di Prato sta facendo, ma allo stesso tempo applicare le misure che vengono dalle autorità sanitarie ed è a queste che ci dobbiamo rifare".
Coronavirus, Quartini (M5S): "Questione gestita con superficialità, la soluzione è un'altra"
"La questione dei 2.500 viaggiatori di rientro dalla Cina meritava sicuramente un occhio vigile da parte della Regione, secondo il principio di massima cautela, ma è innegabile che ci sia stata superficialità nella pianificazione e organizzazione delle misure di prevenzione e nella comunicazione al pubblico, e tali responsabilità sono ascrivibili direttamente al quasi ex governatore Enrico Rossi e alla renziana Stefania Saccardi, attuale assessore regionale alla sanità. C'è da sottolineare anche un atteggiamento decisamente inopportuno da parte delle destre, che hanno cavalcato le paure dei cittadini rispetto alla reale possibilità di contagio da Coronavirus."
Così Andrea Quartini, medico, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e commissario della Terza commissione sanità e politiche sociali, ammonisce l'operato della giunta regionale sulle operazioni di prevenzione dagli effetti sanitari e sociali provocati dal Coronavirus.
"Un plauso alle famiglie dei 400 bambini della comunità cinese che responsabilmente, dopo la comunicazione del Ministero, hanno deciso per una quarantena volontaria, e una simpatica tirata d'orecchi al virologo Roberto Burioni, che giustamente sottolinea l'importanza della quarantena in casi di epidemia, senza però chiarire che l'istituzione di tale misura non compete alla Regione. E i pochissimi casi in Italia certificano che siamo ben distanti dall'emergenza nazionale."
Quartini critica la scelta dell'ambulatorio previsto dalla Regione e rilancia la sua ricetta per ridurre sensibilmente l'ipotesi di contagio da Coronavirus: "L'ambulatorio ubicato nella struttura Asl Centro Cromed Salus di Sesto Fiorentino, anche in considerazione del contesto urbano, ha delle evidenti criticità: non possiamo sapere con certezza se i percorsi sicuri previsti per raggiungere la struttura, e le precauzioni consigliate dagli esperti, verranno appropriatamente adottate dagli utenti. Sarebbe stato più proficuo allestire una postazione mobile attrezzata, con medico a bordo, personale formato e un mediatore culturale. L'ambulanza può raggiungere il cittadino che manifesta sintomi sospetti, accertare in loco la situazione senza esporre terzi a eventuale pericolo di contagio. Oltre a questo esiste già un numero verde predisposto dal Ministero della salute, il 1500, un riferimento che può dare tutte le informazioni utili a capire la sintomatologia del Coronavirus, le operazioni di prevenzione e il comportamento da seguire se si sospetta un contagio. Resta fondamentale l'invito alla quarantena per tutti coloro che rientrano da contesti di rischio."
Coronavirus, Alberti richiede commissione dedicata
Coronavirus, Lega e i fascioleghisti di Rossi
“Sapete qual è il nuovo inedito mezzo per attaccare la Lega? L’ha appena utilizzato su Facebook il Presidente Rossi, il quale in un post afferma che chi non è d’accordo con lui in tema di prevenzione sul Coronavirus è un fascioleghista…-affermano esterrefatti ed indignati Daniele Belotti ed Elisa Montemagni, rispettivamente Commissario regionale e Capogruppo in Consiglio regionale della Lega. Una frase che stigmatizziamo apertamente ritenendola indegna di una persona che, tra l’altro, riveste, fortunatamente ancora per poco, un ruolo di primissimo piano. Sapevamo che la Sinistra fosse allo sbando e priva di seri argomenti ma tirare in ballo la salute (il noto virologo Burioni ha, per noi, idee chiare in materia) per attaccare ignobilmente un avversario politico e tutti coloro che votano per un determinato partito, ci pare davvero inaccettabile e privo di alcuna giustificazione. Meno male che Rossi è un democratico; se non lo fosse, non osiamo nemmeno pensare quali esternazioni potrebbe fare nei nostri confronti. Saremo poi curiosi di sapere -cosa ne pensa il degno aspirante sostituto, ovvero Eugenio Giani, alla poltrona di Rossi sulle predette affermazioni: le condivide, ne prenderà le distanze, oppure salomonicamente non dirà nulla, perché magari distratto da qualche cerimonia? Agli elettori, nel prossimo maggio, l’ardua sentenza”.
Coronavirus, in aula la comunicazione chiesta da Forza Italia Marchetti e Stella: "Finalmente covid-19 in Assemblea toscana"
"Finalmente nella prossima seduta di Consiglio regionale si parlerà di coronavirus con una comunicazione di giunta dinanzi ai rappresentanti dei cittadini toscani. Era ora, e Forza Italia ha preso l’iniziativa ottenendo la comunicazione in aula": a dare la notizia sono i Consiglieri regionali di Forza Italia Maurizio Marchetti (Capogruppo) e Marco Stella (Vicepresidente dell’Assemblea toscana) al termine della Conferenza di programmazione lavori che ha accolto la richiesta di comunicazione urgente avanzata ieri dal gruppo azzurro. "L’analisi del virologo Burioni sulle 2.500 persone di ritorno in Toscana dalla Cina al termine delle celebrazioni per il Capodanno cinese – spiegano – non ha che rafforzato la nostra convinzione di una forte sottovalutazione da parte della Regione circa il rischio contagio. Altrimenti non si capisce perché il nostro giovane connazionale trattenuto in Cina per poche linee di febbre sia stato trasportato in ambiente sterile e trattenuto in isolamento, mentre 2500 persone provenienti dalle aree a rischio possono rientrare senza alcuna forma di controllo e contenimento". "L’incubazione del covid-19 – ricordano Marchetti e Stella – è di un paio di settimane. Queste persone magari rientrano in Toscana asintomatiche ma contagiose, e lo scopriremo solo vivendo e purtroppo ammalandoci. Perché? Perché negare la quarantena? A nostro avviso è da irresponsabili, e la giunta deve venire in aula a spiegare nel dettaglio i perché e i per come sulle scelte di gestione sanitaria di questo evento di estrema potenzialità di rischio. Dopo il caso del superbatterio New Delhi e il silenzio con sui i focolai sono rimasti coperti da silenzio per mesi, rispetto ai cittadini, intendiamo scongiurare una simile condotta omissiva. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto la comunicazione in aula".
Coronavirus, Marcheschi (FdI): "Falla nel sistema sanitario regionale"
“In Toscana Rossi e Saccardi hanno provocato una falla nel sistema sanitario di protezione nazionale. Una falla che mette a rischio la possibile diffusione del coronavirus in tutta Italia. Nonostante gli appelli di virologi di fama internazionale, la Regione va avanti con l’ambulatorio dell’Osmannoro fregandosene delle proteste dei residenti in primis, e delle paure dei pratesi, fiorentini e toscani in generale - sottolinea il Capogruppo regionale Paolo Marcheschi (Fdi)- Il ministro Speranza ignora l'appello ad occuparsi della follia della Toscana ribadendo che, invece, la quarantena verrà applicata per gli italiani che verranno rimpatriati dalla nave da crociera Diamond Princess in Giappone. Per i cinesi di ritorno a Prato e Firenze si parla soltanto di quarantena volontaria. Ma si parla del niente perché la quarantena volontaria non esiste, c’è solo quella obbligatoria decisa dalla task force nazionale e controllata strettamente dalle autorità sanitarie. Ribadiamo l’appello ai sindaci di contestare questa incosciente procedura adottata dalla Regione Toscana per non essere complici di eventuali emergenze anche sul nostro territorio”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, si dice preoccupato: “Mentre la Russia chiude le frontiere cinesi per mettere in sicurezza la salute del proprio popolo, in Italia si sta irresponsabilmente consentendo, senza imporre misure di quarantena, il rientro in Toscana di circa 2.500 persone provenienti da una Nazione nella quale, ormai, sono più di 75.000 i contagiati e oltre 2.000 i morti. Riteniamo un azzardo, se non addirittura una follia, non obbligare all’isolamento e a serrati controlli sanitari chiunque giunga sul nostro suolo dalla Cina, e siamo oltremodo preoccupati che proprio in una zona come Prato, città già compromessa da diverse e note criticità e nella quale è previsto un massiccio rientro di cinesi, non si registri una strategia davvero efficace per la tutela della salute dei cittadini. Fratelli d’Italia in più occasioni ha denunciato come le condizioni igienico sanitarie in cui vivono molti cinesi non siano compatibili ancor più con la condizione di emergenza generata dal coronavirus, preoccupazione confermata anche da esperti come Roberto Burioni. Non cediamo a strumentalizzazioni, ma pretendiamo sicurezza per il nostro popolo”.
Coronavirus, Lega Prato: niente quarantena per antirazzismo
"A Prato rientreranno circa 2000 persone dalla Cina e, malgrado l'emergenza coronavirus, queste verranno sottoposte soltanto ad un semplice controllo mettendo seriamente a repentaglio la salute pubblica" commenta la Capogruppo in Consiglio Comunale, Patrizia Ovattoni. "Secondo il presidente della Regione, Enrico Rossi - prosegue l'esponente leghista - metterli in quarantena sarebbe una forma di razzismo. Si tratta di una presa di posizione inconcepibile e gravemente irresponsabile dato che qui il razzismo non c'entra proprio un bel niente. C'è di mezzo l'incolumità collettiva e le istituzioni anziché pensare a fantasmi, frutto di assurde ideologie, dovrebbero fare il massimo, anzi di più, per la tutela delle persone. Anche Biffoni - sottolinea la Capogruppo - tace e si è furbescamente defilato malgrado, in qualità di sindaco, sia responsabile della salute pubblica. Perché gli italiani rientrati dalla Cina sono stati messi in quarantena mentre per i cinesi la misura è solo facoltativa? Una forma che ritengo discriminatoria nei confronti dei nostri connazionali",