Ieri sera all’Ambasciata Italiana in Grosvenor Square, un centinaio di amici e collaboratori di Franco Zeffirelli hanno ricordato la sua vita e le sue opere al cospetto dell’Ambasciatore Raffaele Trombetta, che ha voluto così commemorare, a partire dal suo discorso introduttivo, l’affetto e la stima che il mondo anglosassone ha sempre riservato al regista.
Il figlio Pippo Zeffirelli e Caterina D’Amico, rispettivamente Presidente e Direttrice della Didattica della Fondazione Zeffirelli, sono stati accolti dall’Ambasciatore italiano Raffaele Trombetta, da Alberto La Bella responsabile comunicazione e cultura dell'Ambasciata e da molti amici e collaboratori del Maestro: Maggie Smith interprete di Much Ado About Nothing nel 1965 all’Old Vic di Londra e del film Tè con Mussolini, Sir Ian McKellen, anche lui nel cast di Much Ado About Nothing, Leonard Whiting, interprete di Romeo nel film del ’68, Joseph Volpe, già sovrintendente al Metropolitan Opera House e da poco a Firenze in visita alla Fondazione Zeffirelli, Robert Powell, indimenticabile interprete nella serie televisiva Gesù di Nazareth del 1977, Tamsin Olivier, figlia di Laurence Olivier e Joan Plowright, Jeremy Irons che interpretò Lerry Kelly nel film Callas Forever, l’amico Masolino D’Amico critico teatrale e scrittore, la costumista Raimonda Gaetani.
Dopo i calorosi interventi dei partecipanti, Pippo Zeffirelli ha ricordato il regista soffermandosi sull'ultimo suo progetto realizzato a Firenze con la costituzione della Fondazione Franco Zeffirelli. Sede del Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo, la sua Fondazione è infatti promotrice d’iniziative per la divulgazione della cultura legata all’arte dello spettacolo e per la formazione di studenti nell’ambito delle discipline del Teatro di prosa, dell’Opera in musica e del Cinema.
Zeffirelli a Londra
Nel 1960 Franco Zeffirelli entra nel tempio del teatro shakespeariano, l’Old Vic di Londra, voluto dall’allora direttore Michael Benthall, che lo aveva ammirato nella recente produzione di Cavalleria al Covent Garden del 1959. Benthall lancia una sfida al giovanissimo regista italiano: mettere in scena una delle tragedie più iconiche di Shakespeare, Romeo e Giulietta. Nel 1960 Zeffirelli sceglie due giovanissimi protagonisti: Judi Dench e John Stride, cambiando radicalmente il modo di trasporre l’opera shakespeariana, aggiornandone la mirabile poesia e liberandola dalla cristallizzazione interpretativa rimasta intatta dall’epoca vittoriana.
Seguiranno, subito dopo e sempre a Londra, l’Othello del 1961 e Molto Rumore per Nulla del 1965.
Nel 1973, con lo stesso indipendente approccio dimostrato 13 anni prima, Zeffirelli porta+
all’Old Vic di Londra l’italianità di Saturdy Sunday Monday di Eduardo de Filippo per restituirla intatta e autentica al pubblico e alla critica britannici.
È del 2004 la nomina a Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico da parte della regina Elisabetta II, che così suggella l’ammirazione del mondo anglosassone nei confronti delle sue opere.
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