Correva l'anno 2016 e in una calda giornata di Ferragosto, gonews.it tirava le somme del sondaggio di quella settimana. I lettori erano stati invitati a esprimere un parere sulla proposta che immaginava una 'terza corsia aggiunta in Fi-Pi-Li' quale soluzione per evitare gli incidenti. I nostri lettori non ebbero dubbi. Nel 2016 votarono così: Il 70,2% dei votanti si disse favorevole alla terza corsia. Il restante 29,8% ritenne che i costi sarebbero stati troppo superiori ai vantaggi.
La terza corsia in Fi-Pi-Li oggi torna a far parlare prepotentemente di sé dopo una proposta avanzata da Eugenio Giani, candidato alla presidenza della Regione Toscana per il centrosinistra. In un'intervista televisiva a Rtv38 Giani, parlando di infrastrutture, fa sapere che con le infrazioni rilevate grazie ai 9 autovelox posizionati sulla Strada di Grande Comunicazione che collega Firenze, Pisa e Livorno "si raccolgono 15 milioni di euro". Accendendo un mutuo con quella cifra "ci realizzo la terza corsia dell Fi-Pi-Li. Questi soldi già vanno alla Città Metropolitana -fa sapere Giani-."
Idea che ha subito scatenato reazioni politiche. Qui la notizia
Non è la prima volta che un politico propone un cambiamento radicale per la Fi-Pi-Li. E non riguarda solo la fantomatica Terza corsia. Nel 2011 si ipotizzò di trasformare la Fi-Pi-Li in autostrada con tanto di pedaggio. A far emergere la questione fu l'allora consigliere Pd Pier Paolo Tognocchi. L'assessorato regionale alla mobilità e alle infrastrutture dal 2010 al 2013 era diretto da Luca Ceccobao. In quel frangente storico erano stati redatti uno studio di prefattibilità per approfondire la possibilità di un adeguamento a tipologia autostradale e uno studio dei flussi di traffico con la stima dei ricavi da tariffazione.
Non se ne fece nulla.
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