Dal 4 gennaio 2020 in via Cavour sul lato sinistro in prossimità di via San Tommaso a Santa Croce sull'Arno sono state collocate 10 transenne e nastro segnaletico di pericolo da parte del comune, occupando 8 stalli del parcheggio utilizzato dai residenti della zona. All’inizio di gennaio sono stati posizionati dei coni stradali da cantiere e successivamente sostituiti dalle transenne. Probabilmente la ex conceria ha una gronda in pessimo stato di manutenzione e potrebbe presentare un imminente rischio di caduta di materiale. Il 9 gennaio ho scritto una pec all’Assessore ai lavori pubblici Daniele Bocciardi, al Dirigente ai Lavori Pubblici e al Comandante la Polizia Municipale per avere delle informazioni del perché sono state posizionate le transenne: nessuno mi ha risposto.
In data 30 gennaio ho chiamato personale dell’ufficio lavori pubblici il quale mi ha riferito che hanno ricevuto un rapporto da parte del Comando della Polizia Municipale e che l’ufficio ambiente emetterà un’ordinanza. Se esiste un vero pericolo cosa si aspetta per emettere velocemente un’ordinanza sindacale a carico del proprietario dell’immobile affinchè provveda con urgenza a risistemare la gronda, a mantenere sgombre le parti di marciapiede sottostanti delimitando l’area con apposite recinzioni e di mettere in sicurezza quel tratto di strada sia per i veicoli che per i pedoni e rendere quanto prima libero lo spazio occupato per i parcheggi?
Ormai siamo già a 1 mese di occupazione di quello spazio, viene pagato il suolo pubblico? Perché il comune passata un’eventuale emergenza non fa pagare il suolo pubblico e l’affitto delle transenne? Nel febbraio del 2013 lo stesso immobile su via Cavour presentava un grosso pericolo in quanto il canale di gronda era sovraccarico di detriti oltre ad avere le tegole del tetto rotte, grazie ad una mia insistente segnalazione fu delimitata la parte del marciapiede sottostante la gronda con ben 16 transenne per oltre 3 anni, senza che qualcuno pagasse il suolo pubblico per aver occupato diversi stalli di parcheggio. Non credo che questo sia il modo migliore di lavorare da parte del comune. Tanti discorsi, tanti slogan, tanti selfie, fatti pochi.
Vincenzo Oliveri, consigliere comunale 'Per un’altra Santa Croce'
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