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Convegno a Viareggio sulle patologie parodontali

Nel 2020 circa l’80% delle persone sopra i 30 anni presenta una forma di disturbo gengivale, nei dati significa che 750 milioni di persone nel mondo soffrono di una patologia del cavo orale. I primi segni di disturbi gengivali includono rossore o gonfiore delle gengive, sanguinamento o comparsa di sangue dopo l’uso dello spazzolino, denti all’apparenza più lunghi e spazi più ampi tra i denti. La grande maggioranza delle patologie odontoiatriche sono infettive: la carie, le lesioni endodontiche, la malattia parodontale sono tutti problemi infettivi di origine batterica. Ne consegue che il controllo dei patogeni è la chiave di volta per fare una seria prevenzione in campo odontoiatrico.

“I primi processi di calcificazione avvengono in 24 ore, quindi non dovrebbero mai passare più di 24 ore senza aver disgregato i batteri presenti in bocca – spiega il Prof. Ugo Covani, Direttore dell’Istituto Stomatologico Toscano – IST. - Dobbiamo eliminare quel substrato dove possano precipitare i sali di calcio, che creano le premesse per la formazione del tartaro e per la strutturazione di questi batteri che cominciano poi a innescare la gran parte delle patologie parodontali. In altri termini, bastano 24 ore senza lavarsi i denti per mettere a rischio la propria salute orale. In Italia non vi è ancora sufficiente attenzione per questo aspetto. Per colmare questa scarsa informazione serve prevenzione ed educazione verso i più giovani”.

Si è svolto a Viareggio lo scorso fine settimana, presso il Grand Hotel Principe di Piemonte, il VII Congresso dell’Istituto Stomatologico Toscano, organizzato da Tueor Servizi di Torino. Circa 400 i partecipanti, anche dall’estero. In programma, oltre alle sessioni ordinarie, numerosi corsi, workshop e i riconoscimenti ai migliori talenti. Scopo del congresso dell’IST è mettere insieme gli Odontoiatri e gli Igienisti dentali per affrontare un percorso di aggiornamento comune che consenta di affrontare le nuove tendenze con una approfondita conoscenza dei temi quest'anno relativi a “La riduzione dell’invasività nelle procedure odontoiatriche”, uno spunto che permette di analizzare le nuove tecnologie a disposizione e gli approcci odontoiatrici più all’avanguardia negli interventi chirurgici e in Ortodonzia.

“Per una cura orale di base è opportuno recarsi dal dentista e/o dell’igienista dentale due volte all’anno - aggiunge la professoressa Annamaria Genovesi, professore straordinario Università Guglielmo Marconi di Roma e Responsabile del Servizio di Igiene e Prevenzione orale dell’Istituto Stomatologico Toscano. - Inoltre, sarebbe auspicabile lavarsi i denti almeno due volte al giorno. Come riscontrato dai professionisti del settore, l’igiene interdentale pulisce l’85% del cavo orale, mentre il semplice spazzolino solo il 60%. Un’infezione del cavo orale può voler dire aggravamento di malattie sistemiche, anche letali. Numerosi studi certificano l’importanza dell’igiene orale per tutto l’organismo: ne trae beneficio il cuore, protegge dal diabete e dall’obesità, oltre che naturalmente da patologie come carie, gengiviti, parodontiti, perdita dei denti, di cui soffrono circa 23 milioni di italiani”.

La costruzione della salute è un percorso che dura tutta la vita. Occuparsi di salute significa divulgare corretti stili di vita, responsabilizzando il paziente a scegliere terapie personalizzate e condivise, che permettano di evitare, attraverso una particolare attenzione alla salute del cavo orale, un controllo sulla salute sistemica.

Fonte: Ufficio stampa

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