Sceso per sbaglio a Pescia, muore dopo essersi aggrappato al treno: tragica fine dopo 8 giorni di ricerche

Era scomparso il 19 gennaio, Viktor Qosja è stato trovato senza vita a Castellare (Pescia) ieri, lunedì 27 gennaio. 59 anni, residente in Albania, era salito sul treno alla stazione di Prato dopo aver salutato la figlia e si era diretto verso Viareggio, dove lo aspettava il fratello.

La sua vicenda è stata ricostruita dopo otto giorni di ricerche e dopo la tragica scoperta del suo corpo in un fosso di via Santovecchio, alla periferia di Pescia. Era sceso per sbaglio a Pescia e, non conoscendo una parola di italiano, quando si è accorto dell'errore si è aggrappato al treno. Il mezzo era già in movimento e Viktor Qosja è riuscito a rimanerci attaccato almeno per un chilometro, quando le forze lo hanno abbandonato. La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza.

Il suo corpo è stato trovato a Castellare tra gli argini in cemento di un fosso. Sul posto è intervenuta ieri l'automedica del 118, ma invano, oltre alla polfer. Su disposizione del pm di turno la salma è stata trasportata all'obitorio di Pistoia per un esame esterno da parte del medico legale, Andranno stabilite le cause del decesso, per ora si pensa che sia dovuto alle lesioni subite alla testa e al collo nell'impatto col cemento dell'argine.

Qosja era arrivato in Italia per stare con la famiglia, viveva in Albania ed era andato in Veneto per la figlia. Questa lo ha accompagnato fino a Prato, dove poi ha preso il treno per Viareggio. Probabilmente è stato tratto in inganno da una lunga sosta del convoglio a Montecatini Terme, quindi è sceso a Pescia credendo di essere a Viareggio. Del suo caso si era occupata anche la trasmissione tv Chi l'ha visto?.

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