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Vicopisano, Confcommercio: "Insostenibile l'aumento dell'Imu per le imprese"

“Siamo fermamente contrari all'aumento dell'Imu prospettato per le attività commerciali e le imprese del territorio di Vicopisano, e non è sostenibile che siano sempre commercianti e imprenditori a dover pagare anche a livello locale, come se non bastassero le moltissime tasse e imposte con cui devono fare i conti ogni giorno”. È netta la posizione del direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli sulla decisione del Comune di Vicopisano di aumentare la tassazione Imu per negozi, uffici e imprese per il triennio 2020-2022.

“Con l'amministrazione di Vicopisano abbiamo trovato molti punti che meritano il massimo apprezzamento, come i lavori di asfaltatura e illuminazione, la richiesta di limitazione dell'area soggetta a vincoli paesaggistici rivolta alla Soprintendenza, i servizi serali della Polizia Municipale, la pulizia del territorio e la riqualificazione della cartellonistica pubblicitaria. D'altra parte però non possiamo permettere che siano i commercianti a mettere mano al portafogli più di quanto non stiano già facendo attualmente” ribadisce il direttore di Confcommercio.

“Negozianti e imprenditori sono dei veri e propri eroi per la passione, il sacrificio e la determinazione con cui affrontano il proprio lavoro. Le loro storie e il loro impegno meriterebbero il massimo riconoscimento, e invece sono sempre i primi a dover pagare, in un contesto nazionale e locale dove sono letteralmente stritolati da tasse sempre più alte”.

Una posizione condivisa anche dal responsabile territoriale Confcommercio Vicopisano Luca Favilli: “L'aumento delle imposte è una ghigliottina sul lavoro degli imprenditori che resistono nonostante mille difficoltà, e per questo speriamo in un immediato ripensamento da parte dell'amministrazione comunale di Vicopisano” - dice “Siamo disponibili ad avviare insieme al sindaco Ferrucci e all'assessore al Commercio Taccola un programma di sostegno a commercianti, imprese e professionisti del territorio”.

Fonte: Confcommercio Pisa

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