Da un po’ di tempo si è ripreso a discutere della collocazione del Liceo Marconi di San Miniato, vicenda iniziata nel 2008 quando i cittadini improvvisamente appresero che l’edificio in Via Catena era diventato inagibile.
Fin da subito il centrodestra chiese il ritorno del liceo nel luogo dove era nato, in ciò confortato anche dall’analoga volontà a più riprese espressa dalla Amministrazione comunale.
Sono trascorsi dodici anni ma la vicenda Liceo è ancora aperta. Dal 2008 ad oggi però tanti sono i fatti accaduti la cui rilevanza e gravità ha posto in subordine il problema della ubicazione della scuola.
Difficile proporre una qualsivoglia soluzione in assenza di una nuova approfondita verifica della stabilità dell’immobile di Via Catena. Dopo oltre dieci anni dall’abbandono il Liceo è ancora al suo posto senza evidenti problemi. Lo si vuole abbattere senza appello. E questo è un primo problema su cui riflettere.
Difficile dimenticare quello che è accaduto all’edificio sede del Liceo nell’interporto di San Donato. All’epoca dell’acquisto - per la non modica cifra di circa 8 milioni di euro – con grande orgoglio l’immobile fu definito struttura antisismica, sicura e capiente. Niente di più sbagliato. Una vicenda gravissima dal punto di vista tecnico e amministrativo che non può essere accantonata né offuscata dalla contesa sulla futura ubicazione del Liceo.
Come dimenticare il carosello di decisioni ipotizzate, dette e smentite nell’arco di poche settimane. Come dimenticare che solo alcuni giorni fa sono stati stanziati nel bilancio del Comune circa 4 milioni di euro per migliorare la viabilità di accesso all’attuale sede provvisoria del Liceo in Via Trento, e contemporaneamente apprendere che la sede definitiva del Liceo Marconi verrà edificata in altro luogo, a Ponte a Egola. Soluzione quella di Ponte a Egola tirata fuori dal cilindro all’improvviso non figurando neppure nel recentissimo Documento unico di programmazione.
Come non riflettere sul fatto che le ingenti somme corrisposte per l’affitto dell’immobile attualmente sede provvisoria del Liceo in di Via Trento e le spese per il trasporto quotidiano degli studenti per raggiungere le palestre distanti dalla scuola forse potrebbero essere meglio utilizzate per pagare le rate di un mutuo destinato all’acquisto di una struttura .
A fronte di questa incredibile sommatoria di sbagli e incongruenze la querelle del dove costruire il Liceo ci appassiona poco, molto invece ci interessa comprendere perché siano potuti accadere certi fatti .
Lega San Miniato
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