gonews.it

Cassazione: sì a cannabis terapeutica coltivata in casa

Soddisfazione di Walter de Benedetto

La Cannabis può essere coltivata in casa, la rivoluzione dopo anni di lotte arriva dalla Cassazione, seppur con molti paletti. La Corte di Cassazione, con una massima di diritto, dato che la sentenza non è ancora stata depositata, ha decretato lo scorso 19 dicembre che la coltivazione della cannabis terapeutica non è reato.

La massima di diritto dà una risposta ai molti appelli di Walter De Benedetto, malato aretino che rischiava il carcere per aver sopperito alle mancanze dell’Asl di Arezzo, che non era in grado di garantirgli la quantità necessaria di cannabis terapeutica che gli viene prescritta, e che la coltivava in casa.

Chi è Walter e il perché della sua battaglia

Uno dei paletti stabiliti dalla Cassazione è che l'unico utilizzatore della cannabis terapeutica coltivata in casa, sia chi cura le piante.

Walter De Benedetto ha commentato: "Le Procure della Repubblica dovrebbero occuparsi di reati gravi e non certo di chi prova a coltivare per se un fiore magico, che da millenni accompagna l’uomo! Io l’ho fatto per necessità ed oggi leggendo questa notizia mi si riempie il cuore di speranza, per tutti i malati e per chiunque ne abbia bisogno per vivere meglio la sua vita!".

"E' il risultato di 40 anni di impegno, in particolare del mio impegno", rivendica Emma Bonino. "Si è rotto un tabù, è un primo passo per poter ragionare oltre i cliché e gli stereotipi", spera la leader storica dei radicali.

Enrico Rossi: "Una sentenza di civiltà e un colpo alla criminalità.
La Cassazione, con sentenza, ha stabilito che coltivare piccole quantità di cannabis per uso personale non è reato.
A me la marjuana non piace e sconsiglio di usarla e soprattutto di abusarne. Il fumo in genere fa male. Come tante altre sostanze che circolano liberamente e che sono promosse dalla pubblicità.
Ma c’è una dimensione ludica nell’uomo che si evolve con i tempi e che è incomprimibile ed è molto umana, purché si rispetti la salute propria e quella degli altri.
Togliere la marjuana dal mercato della droga è una scelta intelligente."

Exit mobile version