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Dipinti e foto dei dipendenti del Santo Stefano in concorso, conclusa la mostra

Si è conclusa domenica la mostra dal titolo “I colori del mare, tra il cielo e la terra” di dipinti e foto dei dipendenti del presidio ospedaliero Santo Stefano di Prato.

Sono state esposte 34 opere di 16 artisti fra medici, infermieri e operatori socio sanitari che hanno ripreso il tema del mare, simbolo che può rimandare a diversi stati emotivi.

Gli artisti sono stati coordinati e seguiti dalla dottoressa Elettra Pellegrino (medico di direzione sanitaria) e dalla dottoressa Luisella Litta (coordinatore infermieristico dell’ospedale), le quali hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.

L’esposizione delle opere è stata ospitata nell ingresso dell’Ospedale, e durante l’inaugurazione, avvenuta sabato scorso, è intervenuta la curatrice e critica d’arte Lucia Fiaschi, la quale ha collaborato all’organizzazione dell’evento e ha presieduto la Giuria costituita da Daniela Matarrese, direttore rete ospedaliera AUSL TC e sanitario del Santo Stefano, Roberto Biagini, direttore sanitario dei presidi ospedalieri Firenze 2, Maristella Mencucci, direttore area infermieristica pratese, Stefano Michelagnoli direttore specialistiche chirurgiche e Franco Franceschini, direttore chirurgia generale Prato.

Il primo posto per i dipinti è stato assegnato a Vincenzo Montecalvo (operatore socio sanitari Centro Trasfusionale) con l’opera “Universo Acqua” e per la fotografia dal titolo “Gocce di Mare” al dottor Stefano Cantafio (chirurgia generale).

“L’intento dell’iniziativa – spiegano Litta e Pellegrino - era creare una rete fra gli operatori, al fine di collegare nell’arte, come nel lavoro, persone che hanno obiettivi comuni. Il significato del tema, il mare, è profondo: richiama il sentirsi avvolti in un liquido primordiale protettivo o l’essere con uno stato d’animo inquieto, sentirsi in pace e sereni, avere nella propria vita un ritmo monotono o rassicurante o al contrario senza sosta e confuso, quasi disorientante. L’acqua come in uno stagno, troppo tranquilla, l’acqua come nel mare a volte agitata a volte che culla. Il mare può avere diversi rumori, simile a un sospiro o agitato come durante una tempesta, come quando un animo è in difficoltà alla ricerca di un riferimento; il mare può avere diversi colori. Il mare è un simbolo dell’inconscio stesso con il suo significato in parte conosciuto, in parte sconosciuto o ignoto”.

Alla mostra è seguito il seminario “L’Arte: terapia per l’Anima”: l’incontro, aperto dalla dottoressa Matarrese, ha coinvolto diversi direttori dei dipartimenti e area dell’Azienda, fra i quali oltre a Michelagnoli, Simone Magazzini (dipartimento emergenza urgenza), Guglielmo Consales (direttore anestesia e rianimazione).

Gli interventi hanno affrontato temi quali l’evoluzione nel tempo degli Ospedali, descrivendone le caratteristiche strutturali e organizzative; a cura di Daniela Ammazzini (direttore assistenza infermieristica di gestione Prato), l’evoluzione della figura dell’Infermiere e le principali caratteristiche ad oggi; Rosaria Raffaelli (direttore monitoraggio, qualità e accreditamento), l’importanza dell’arte quale impulso all’umanizzazione nei luoghi di cura, della relazione di cura, dell’ascolto e del dialogo. Si è inoltre discusso sulla chirurgia e sulla sua evoluzione nel tempo visualizzando i principali temi attraverso la pittura, le evidenze scientifiche e le applicazioni in ambito clinico della musicoterapia. Ha concluso il seminario il Giancarlo Landini (direttore del dipartimento specialistiche mediche) che ha evidenziato l’importanza dei patrimoni artistici presenti nell’Azienda Usl Toscana centro, portando come esempio l’Ospedale di Santa Maria Nuova.

L’evento è stato organizzato anche grazie alla fattiva collaborazione degli operatori che lavorano nel presidio, in particolare il dottor Stefano Vaiani (DEC servizi soft della Concessione) e il dottor Marco Bracciotti (Sviluppo e assistenza infermieristica area territoriale Prato).

Fonte: Asl Toscana Centro

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