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Pediatria Pontedera, comodità nella compagnia ai bambini: completato il comfort alberghiero del reparto

 

Il reparto di Pediatria dell'Ospedale Felice Lotti di Pontedera, durante questo 2019 che sta per oltrepassare l'arrivo, ha completato progetti di riqualificazione e miglioria degli ambienti.

Le modifiche sono state rese possibili da ampie donazioni ma anche tramite associazioni che si occupano di solidarietà e beneficenza, come le realtà che esistono nel Comune di Peccioli e che si muovono per la salvaguardia e il benessere dei più piccoli.

A raccontarlo è Alessandra Anichini, Coordinatrice Infermieristica Unità Operativa Complessa del reparto di Pediatria dell'ospedale pontederese.

Anichini ha sottolineato la fine del progetto di innovazione per il comfort alberghiero: "Quest'anno è stato completato un percorso che stava a cuore al reparto, ovvero dotare ogni posto di degenza con una poltrona, utilizzabile dall'accompagnatore del bambino". Infatti, come si può notare girando per le sale coloratissime e a tema cartoni animati del reparto, per ogni letto che ospita un bambino è posizionata accanto una poltrona, che rende possibile una più comoda compagnia e assistenza al proprio piccolo.

"È stato un percorso inserito in più ampie donazioni - ha continuato la coordinatrice - che è stato incorniciato con l'ultima opera di beneficenza da parte dell'Associazione 'Noi per Voi' di Peccioli, tramite altre due poltrone tecnologiche".

L'Associazione in questione infatti si mobilita dal 2006 tramite eventi per la raccolta fondi, destinati principalmente all'infanzia.

Ed è sempre sul territorio pecciolese che infine Anichini si è soffermata: "Oltre all'Associazione, merita di essere citato l'impegno della Misericordia di Peccioli, che partecipa attivamente all'assistenza e all'aiuto dei bambini su tutto il territorio. Infatti - ha concluso la Caposala - la Misericordia interviene sulle difficoltà organizzative che non possono essere superate attraverso normali percorsi e, tramite disponibilità e soprattutto sensibilità, si sono resi pronti collaborare più volte con il reparto".

Margherita Cecchin

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