Autopalio, riparte il cantiere. I sindaci: "Non basta, servono investimenti Anas"
Operai e veicoli al lavoro nell’area del cantiere in corrispondenza del Viadotto delle Terme lungo l’Autopalio, nel territorio di San Casciano Val di Pesa. I lavori sono ripresi da alcuni giorni per la realizzazione dell’opera pubblica che aspettava di essere completata da circa tre anni e che Anas, la società che gestisce, in termini di manutenzione e investimenti, il raccordo autostradale Firenze Siena, dovrà ultimare nella primavera 2020. Questa la buona notizia che si è materializzata da una settimana con una decina di operai al lavoro, macchine e attrezzi in funzione. E che ha soddisfatto solo in parte i sindaci dei nove comuni che costituiscono in rete il Coordinamento per la protesta dell’Autopalio. Le amministrazioni comunali dei territori interessati dalla Firenze Siena da mesi fanno sentire la propria voce, anche alzando i toni, per richiedere l’attuazione di un urgente e necessario complesso di investimenti che metta in sicurezza una delle arterie di collegamento più importanti della Toscana.
La ripresa del cantiere, giunta al termine di un complesso percorso di contestazioni, segnalazioni, richieste di dialogo e di interventi, è per i sindaci un atto dovuto e non può bastare. “Abbiamo bisogno che la strada, l’unica via di collegamento tra Firenze e Siena, sulla quale transitano 25mila veicoli al giorno, tra auto e veicoli pesanti, sia considerata nella sua interezza – precisa il portavoce del Coordinamento David Baroncelli – Anas deve seriamente mettere le mani su questa viabilità, in tutto il tratto autostradale che va da San Casciano a Colle, eseguendo puntuali lavori di manutenzione straordinaria con una programmazione di investimenti che miri davvero a rendere l’Autopalio sicura e moderna. E’ ciò che continueremo a chiedere nell’esclusivo interesse dei lavoratori, dei cittadini, dei pendolari e delle nostre imprese che basano la loro economia anche sulle opportunità di mobilità e trasporto. La riduzione da 4 a 2 corsie, l’assenza di corsie di emergenza e accelerazione, di piazzole per le soste e di guardrail proporzionati alla dimensione della viabilità sono alcuni dei rischi che le nostre comunità sono costrette a correre su una viabilità che esige opere di manutenzione di straordinaria adeguate. Anas ci aveva promesso un incontro sul cronoprogramma, corredato di tempi e tipologia di interventi. Non è più il caso di attendere e sperare nella buona sorte. Occorre agire per tutelare la sicurezza delle persone”.
I sindaci che guidano il Coordinamento della protesta sono David Baroncelli del Comune di Barberino Tavarnelle, Alessandro Donati del Comune di Colle Val d’Elsa, Paolo Sottani del Comune di Greve in Chianti, Alessio Calamandrei del Comune di Impruneta, Andrea Frosini del Comune di Monteriggioni, Alessio Mugnaini del Comune di Montespertoli, David Bussagli del Comune di Poggibonsi, Roberto Ciappi del Comune di San Casciano in Val di Pesa, Andrea Marrucci del Comune di San Gimignano.
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino