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Estremismo di destra, le reazioni dalla Toscana dopo gli arresti

La moschea di Colle Val d'Elsa

Dopo la scoperta di un gruppo eversivo di estrema destra che avrebbe avuto in programma di far saltare la Moschea di Colle Val d'Elsa, tante sono state le reazioni del mondo politico e istituzionale. Eccone alcune.

Condanna all'estremismo di destra, approvato odg in Consiglio comunale a Colle Val d'Elsa

Il Consiglio comunale di Colle di Val d’Elsa, nella seduta di ieri, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno con cui si stigmatizza quanto emerso dalle indagini sull’eversione di matrice di estrema destra che avrebbe avuto tra i suoi obiettivi anche la moschea di Colle di Val d’Elsa. Il Sindaco, la Giunta e tutto il Consiglio comunale hanno voluto affermare con forza la distanza da ogni forma di terrorismo, odio e violenza, ribadendo e promuovendo i valori fondati sulla multiculturalità e della pacifica convivenza.

«Esprimo il mio più profondo sconcerto per quanto accaduto – ha detto il Sindaco Alessandro Donati - Abbiamo appreso che uno dei potenziali obiettivi degli estremisti era anche la moschea di Colle di Val d’Elsa. Condanniamo fermamente sia l’intenzione che sarebbe andata a toccare direttamente il nostro territorio ma più in generale questo clima di odio, di razzismo e intolleranza che si respira ormai tutti i giorni. Credo che occorra da parte di tutti un passo indietro e di tenere alta la guardia per fermare questa onda che sta montando sempre di più. Oggi per noi è una giornata particolare, ci ritenevamo un territorio felice, libero da questi fenomeni e invece ci ritroviamo feriti e molto preoccupati. Un ringraziamento alle forze dell’ordine per il grande lavoro svolto nell’ottica della sicurezza e del presidio del territorio».

Il Comune di Siena si complimenta con il Questore per il lavoro svolto ed il risultato ottenuto

L'Amministrazione comunale rinnova i complimenti per l'operazione svolta dalla Polizia di Stato di Firenze e Siena, coordinati dalla Procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia presso il tribunale di Firenze. Stiamo seguendo gli sviluppi dell’inchiesta e condanniamo ogni forma di estremismo politico e chiunque voglia usare la violenza. Questo tipo di fenomeni non appartengono al nostro territorio, alla nostra cultura e trovano la ferma condanna di ogni forza politica e di ogni cittadino che si riconosce nei valori della Costituzione. Abbiamo chiamato questa mattina il Questore Dott. Capuano per complimentarci del lavoro svolto e del risultato ottenuto; è stata un’operazione tesa a stroncare sul nascere fenomeni che potevano essere degenerativi.

Nardini (Pd): “Chiedo ferma condanna da parte di tutte le forze politiche”

“Quanto emerso dall’inchiesta della Dda e Digos di Firenze e Siena su una banda di dodici estremisti neri armati fino al collo, residenti tra Siena e provincia, è a dir poco sconcertante. Abbiamo un’emergenza sicurezza perché non passa giorno senza che ci sia un’aggressione o un insulto a una persona di colore, uno sfregio ai simboli della memoria, minacce a chi esercita il sacrosanto diritto di informare e denunciare la feccia nera che cresce nel Paese. La verità è che il terrorismo eversivo di destra non è mai stato completamente debellato. Allora di fronte alla gravità enorme di quanto emerso ieri nella nostra Toscana, chiedo a tutte le forze politiche di prendere una posizione di ferma condanna verso tutte quelle organizzazioni che ripudiano e oltraggiano la Costituzione, e che rinnegano il valore della Resistenza da cui nascono le nostre istituzioni libere e democratiche”. È quanto dichiara Alessandra Nardini, consigliera regionale del Partito democratico a seguito delle indagini della Digos di Firenze e Siena sull’estremismo di destra.

ArticoloUNO Siena: “Reagire democraticamente e con unità di fronte alla deriva dell'estremismo neofascista e neonazista”.

Ieri tutti i cittadini, tutte le forze sociali, politiche, associative del nostro territorio hanno provato profonda inquietudine guardando le fotografie che ritraggono armi ed esplosivi, in quantità ingente, sequestrate nel corso di un'operazione condotta contro dodici persone residenti a Siena e provincia e facenti parte di una cellula eversiva di estrema destra. Una formazione che, riconoscendosi con parole e azioni nei simboli del neofascismo e del neonazismo, era passata dalla commissione di reati apologetici ad un livello molto più preoccupante: armi, esplosivi, progetto di attentati.

Occorre esprimere la massima gratitudine nei confronti della Polizia di Stato di Siena e Firenze il cui lavoro, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Firenze, ha portato alla luce questo orrore.

Un vero e proprio arsenale, sequestrato a seguito di perquisizioni effettuate a Siena e a Sovicille, che ha portato all'arresto di due persone cui si aggiungono altri dieci indagati, tutti peraltro incensurati.

Detenzione abusiva di armi, associazione a delinquere con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico sono alcuni dei gravissimi reati contestati. Stavano preparando un attentato e chissà cos’altro.

Occorre dire basta alla sottovalutazione di questi rigurgiti di ferocia e follia dell’estremismo, basta lusinghe e ambiguità politiche, basta silenzi di chiunque rivesta una responsabilità politica o istituzionale democratica.

Noi crediamo che sia venuto il momento di agire, di scendere in piazza tutti insieme, di mobilitarci tutti, tutte le forze democratiche, tutti i corpi sociali, i sindacati, le associazioni, i cittadini, per dire NO forte e chiaro a questo clima di odio, di intolleranza, di razzismo e antisemitismo. Ed è necessario che da questa presa di coscienza discenda anche un’opera inflessibile da parte degli Organi di giustizia e sicurezza preposti alla tutela delle istituzioni democratiche: nessun reato, neanche nella sola forma apologetica, deve rimanere più impunito. A questo proposito siamo certi e comunque confidiamo in una pronta convocazione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Siena è sempre stata, è e deve continuare ad essere un presidio avanzato nella tutela delle Istituzioni e delle libertà e dimostrare, come ha sempre fatto, la massima efficacia nell'attività di prevenzione e repressione di qualsiasi condotta violenta ed eversiva dell'Ordinamento democratico.

La democrazia si difende con l'esempio, con azioni democratiche e con parole chiare, con l’unità, con la partecipazione, con la vicinanza a tutti coloro che, ad ogni livello, incarnano e difendono i valori della Costituzione, della democrazia, della tolleranza, dell’uguaglianza, della dignità umana

Cenni (Pd): “Rinnoviamo ogni giorno l'impegno per i valori democratici”

“Di fronte alle preoccupanti notizie che emergono dall’inchiesta relativa a presunti appartenenti all’estremismo della destra senese, voglio rivolgere un appello alle forze democratiche, ai sindaci, al mondo associativo, alle istituzioni tutte. Il mio invito è a denunciare con fermezza ogni atto potenzialmente violento e rinnovare ogni giorno l'impegno per i valori democratici. La democrazia si difende ogni giorno con presidi culturali e sociali, con la capacità di rinnovare valori e principi. Con leggi serie e forti, con l'insegnamento e la formazione, con la trasmissione della storia, con scuole libere e democratiche, con librerie, luoghi di ritrovo, con città vissute ovunque, nei centri e nelle periferie. Tutto questo dobbiamo farlo insieme per combattere I vecchi e I nuovi fascismi”. Con queste parole Susanna Cenni, parlamentare dem commenta l’inchiesta sulla rete eversiva di matrice fascista scoperta dalla Digos di Firenze in provincia di Siena.

“In attesa che le informazioni relative alle indagini siano più chiare e definite – prosegue Cenni - credo sia chiaro a tutti che stiamo giocando una partita che riguarda tutti e tutte. Mi riferisco alle comunità politiche, associative e ai cittadini democratici, istituzioni e persone comuni, che credono nella costituzione e nella democrazia. Guai ad abbassare la guardia. I nuovi fascisti, quelli veri e quelli potenziali si combattono giorno per giorno con l'esercizio quotidiano della democrazia e del sapere. Così si rendono più forti e coese le nostre comunità. Ed i pericoli, come si può vedere, non vengono da un volto diverso dal nostro, ma da ‘cervelli’ e da ‘anime’ diversi dai nostri. Io penso che chi semina odio possa essere sconfitto. Possono essere sconfitti muri, fili spinati, busti del ventennio, e collezionisti di armi e di esplosivo. Dipende anche da ognuno di noi. Dobbiamo costruire le resistenze per questo tempo cupo, sono certa che possiamo essere una moltitudine infinita a farlo. Prosciughiamo i giacimenti dell'odio con la forza delle relazioni, delle comunità aperte, della capacità di costruire un tempo nuovo. Un grazie sentito - conclude Cenni - va alle forze dell'ordine e a coloro che hanno svolto le indagini con intelligenza e competenza. Tutto questo ci conferma che abbiamo istituzioni salde di cui poterci fidare".

Bezzini (Pd): “Situazione inquietante. Serve risposta forte e unitaria da parte di tutte le forze politiche sociali”

“Serve una risposta forte e unitaria da parte di tutte le forze politiche e sociali che devono impegnarsi a condannare senza equivoci questi gesti e a tenere alti, senza se e senza ma, i valori della nostra Costituzione”. Così reagisce il consigliere del Pd in Regione Simone Bezzini di fronte all’inchiesta che riguarda presunti appartenenti ad ambienti dell'estremismo di destra nel senese e che ha portato stamani a una serie di perquisizioni in provincia di Siena. Fra gli scellerati piani del gruppo di indagati, anche quello, poi bloccato, di far esplodere la moschea di Colle Val d’Elsa . “Ciò che sta emergendo da questa inchiesta – aggiunge Bezzini- è a dir poco inquietante e dimostra quanto, in questo momento, non solo possa essere a rischio la tenuta dei valori costituzionali, ma anche si possa passare facilmente dalle parole ai fatti in un escalation pericolosa di violenza inconcepibile in un territorio e in un Paese civile e democratico. Non dobbiamo sottovalutare per nulla queste azioni-prosegue concludendo Bezzini-. Siamo di fronte a vere e proprie situazioni organizzate le cui finalità possono essere estremamente pericolose”

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