Imbrattata di vernice la targa a Firenze in memoria di Idy Diene
Firenze si è risvegliata oggi, domenica 10 novembre, con una brutta notizia. La targa in ricordo di Idy Diene è stata vandalizzata. Nella notte qualcuno è andato sul Ponte Vespucci e, armato di vernice, ha ricoperto di nero la scritta in memoria di Diene, ucciso la mattina del 5 marzo 2018 dall'ex tipografo Roberto Pirrone, di recente condannato a 30 anni di carcere.
La notizia è stata data sui social da Arci Firenze con un post (e una foto di Riccardo Bonelli, che trovate in alto nell'articolo): "Il limite è stato superato da tempo. Reagiamo insieme, decisi e risoluti, per fermare una deriva inquietante che vorrebbe imporsi in ogni città. Firenze e l'Italia intera sono antifasciste e antirazziste. Non un passo indietro".
La targa recitava 'A Idy Diene, assassinato da mano razzista, 5 marzo 2018'. Su Facebook scrive Sì Toscana a Sinistra: "La targa gli era stata dedicata dalle cittadine e dai cittadini antirazzisti e affissa sul Ponte Vespucci, nel punto in cui Idy aveva trovato la morte. L'avete vandalizzata? Noi la rimetteremo!".
Diene venne ucciso con sei colpi di pistola sparati da Pirrone, che era uscito di casa con l'idea di suicidarsi e poi aveva optato per sparare al 53enne. L'uomo, di origini senegalesi, morì proprio sul Ponte Vespucci, nel luogo in cui si trova la targa.
Cgil: "Vicini ai familiari"
“Quanto accaduto stamattina a Firenze é una assoluta vergogna - dicono la Cgil Toscana e la Cgil Firenze -. Siamo vicini ai familiari, a quanti hanno voluto bene a Idy ed a tutta la comunità senegalese. Le cronache di questi giorni ci raccontano di simili gesti di matrice razzista e fascista in molte città. Non sappiamo se c'è una regia o se sono eventi singoli. Quel che è certo è che serve una risposta ferma di tutte le forze democratiche a partire dalle istituzioni a cui chiediamo per l’ennesima volta di chiudere le centrali fasciste che stanno inquinando le nostre città da ormai troppo tempo. Occorre rilanciare una battaglia a viso aperto per i diritti di cittadinanza e l'accoglienza".
Bundu (SPC): "Scritta ripristinata"
"Stanotte è stata cancellata la scritta sulla targa a Idy Diene, ucciso per mano razzista. Stamani una cittadina è venuta sul ponte con della vernice per ripristinare la scritta. Non tutto è perduto, lotteremo ancora" ha detto Bundu in un video su Facebook, nel quale ha mostrato anche una cittadina che con vernice bianca ha ripristinato la scritta sulla targa.
Giachi: "Necessario vigilare"
"Chi ha imbrattato la targa dedicata a Idy Dyene dimostra di avere una mente debole che si fa trascinare dall’odio al punto di voler cancellare una memoria collettiva voluta da tutta la città come memento di come non vogliamo essere, delle azioni nelle quali non ci riconosciamo. Siamo vicini ai familiari e alla comunità senegalese". Lo ha detto la vicesindaca e assessora alla toponomastica Cristina Giachi. La targa sul Ponte Vespucci ricordava senegalese il di 53 anni che il 5 marzo 2018 fu ucciso a Firenze con sei colpi di pistola.
"Episodi come questi rinnovano il dolore e spaventano - ha aggiunto - con l’ufficio toponomastica provvederemo al più presto al ripristino della targa nelle sue condizioni originarie. Mi auguro che possano essere individuati i responsabili di questo gesto. È preoccupante il dilagare di condotte aggressive razziste, di minacce e offese come quelle che ci impongono di mettere Liliana Segre sotto scorta. È necessario vigilare e che le istituzioni rispondano con decisione".
La nota congiunta di Anpi, Libertà e Giustizia, Arci e Cgil
"Questa mattina Firenze si è svegliata con un brutto colpo al proprio animo democratico, solidale e antirazzista, un colpo inaccettabile. Alcuni ignoti hanno sfregiato e ricoperto con dello spray nero la targa dedicata a Idy Diene sul Ponte Vespucci, targa realizzata dalla rete antirazzista fiorentina e che era stata affissa durante le iniziative per il primo anniversario della terribile morte di Idy, avvenuta per mano razzista e assassina, quella di Roberto Pirrone, il 5 marzo 2018.
Il clima di tensione che l’estrema destra, fascista e razzista, sta diffondendo nelle nostre città ormai da tempo non è più tollerabile. In pochissimi giorni Roma, Verona e Firenze sono state colpite da una serie di gesti chiaramente riconducibili a movimenti e pensieri di stampo fascista. A Roma, nel quartiere di Centocelle, sono state date alle fiamme la libreria “La pecora elettrica” e il “Baraka Bistrot”, luoghi di cultura, antifascismo e partecipazione; a Verona, dopo una serie di minacce e dopo gli ennesimi cori razzisti nei confronti di un giocatore di colore, Mario Balotelli, l’estrema destra della città ha messo una bomba carta sotto l’automobile di CIBO, lo street artist che cancella dai muri svastiche e croci celtiche ricoprendole con allegri disegni; oggi, a Firenze, siamo arrivati al punto di dover assistere allo sfregio di una targa che ricorda un omicidio razzista realizzato a sangue freddo.
A quanto sopra descritto bisogna aggiungere le minacce e le offese ricevute da una cittadina onoraria di Firenze, la senatrice Liliana Segre. La misura è colma. Non possiamo più rimanere fermi, né limitarci alla condanna verbale sui social media o sui giornali.
Per questo, chiediamo a Dario Nardella, Sindaco di Firenze, e a tutta la Giunta Comunale di intraprendere rapidamente alcune misure concrete, che ribadiscano con forza il posizionamento antifascista, democratico e antirazzista della nostra città:
- L’intitolazione di un tratto del Ponte Vespucci a Idy Diene.
- L’immediato ripristino della targa intitolata a Idy nel luogo in cui è stata sfregiata.
- La non concessione del suolo pubblico alle organizzazioni che si rifanno ai principi del fascismo ubicate nel territorio fiorentino e la richiesta formale di sindaco e giunta di chiusura delle sedi fasciste alle istituzioni preposte.
Invitiamo inoltre tutta la Firenze antifascista a prendere posizione e a fare sentire la propria voce attraverso ogni canale disponibile, a sostenere le nostre richieste al Sindaco e alla Giunta, a partecipare con forza sia alle iniziative che verranno organizzate nei prossimi giorni, come gesto di ripulsa e di risposta rispetto all’atto intimidatorio appena verificatosi, sia a quelle che si terranno Venerdì 13 Dicembre 2019 in occasione del nono anniversario della strage di Piazza Dalmazia.
Per quanto ci riguarda e per quanto riguarda la nostra Costituzione, fascismo e razzismo non sono idee, ma reati. Riteniamo sia venuto il momento, prima di doversi rendere conto di essere arrivati in ritardo, che tutte le forze antifasciste delle nostre città – istituzionali e non – prendano posizione assieme contro questa inaccettabile escalation e lo facciano con azioni concrete e inequivocabili."