Bekaert, incontro al Mise: chiesta proroga della cassa integrazione. Le reazioni
Si è tenuto questa mattina, al Ministero per lo Sviluppo Economico, un nuovo incontro incentrato sulla vertenza Bekaert. A Roma erano presenti: il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la Sindaca del Comune di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, la Sindaca di Pontassieve (e delegata della Città metropolitana di Firenze) Monica Marini, il Sindaco di Terranuova Bracciolini, Sergio Chienni, Gloria Mugnai (consigliera comunale Reggello) e Fabio Gabbrielli (consigliere Comune di Figline e Incisa Valdarno).
"Sicuramente il tavolo di oggi ha avuto un esito assolutamente insufficiente - ha spiegato la Sindaca Mugnai - rispetto alle nostre richieste. Insieme alla Regione Toscana e alle sigle sindacali abbiamo chesto soprattutto che ci sia del tempo per questi lavoratori, in modo da poter valutare, analizzare e approfondire le proposte di reindustrializzazione, superando la scadenza del 31 dicembre. Proprio per questo, oggi abbiamo fatto un appello politico ancora più forte al Governo: riaprire il ragionamento sulla cassa integrazione per cessazione attività, prevedendo anche la possibilità di una proroga. Si tratta di una proposta condivisa, perché ci consente di poter capire se le proposte presentate oggi, che include un'azienda che si occupa di filotubi oltre alla proposta della cooperativa dei lavoratori, siano effettivamente credibili. Per farlo, per lavorarci insieme agli investitori, seriamente, e per rendere possibile la reindustrializzazione dello stabilimento, però, serve tempo".
Un ulteriore aggiornamento del tavolo dovrebbe avvenire tra un mese, prima della fine di novembre.
Rossi chiede la proroga della cassa integrazione
"Due ipotesi di reindustrializzazione ce l'abbiamo. Però serve tempo per formalizzarle ed analizzarle. Nel frattempo dobbiamo garantire gli oltre 200 lavoratori che attendono. Per questo è necessario prorogare di alcuni mesi la cassa integrazione straordinaria per cessazione che scade alla fine dell'anno. Sarebbe sciocco non prendere in considerazione questa ipotesi".
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, giudica un passo avanti quello compiuto oggi al tavolo convocato al Ministero dello sviluppo economico per la ex Bekaert di Incisa Figline Valdarno.
"Intanto stavolta - precisa Rossi - la tavolo c'era una sottosegretaria (Alessandra Todde) e non soltanto una figura tecnica. L'Advisor ha fatto un buon lavoro. Siamo molto contenti del fatto che circa 100 lavoratori nel frattempo si siano ricollocati. Adesso é necessario salvare questo sito produttivo e dare lavoro agli altri. Riconfermo la disponibilità della Regione a far si che questo avvenga. È positivo che siano state prese in seria considerazione entrambe le proposte in essere, quella delle Trafilerie Meridionali e quella della cooperativa costituita da 70 ex lavoratori Bekaert. Potrebbe essere possibile anche che le due stiano insieme. Serve tempo, ma intanto incassiamo la disponibilità dell'azienda a concedere che a Figline si produca anche lo steel cord. È se oggi abbiamo in campo queste ipotesi lo si deve alla lotta dei lavoratori che da parte nostra abbiamo sempre sostenuto".
Da parte sua la sottosegretaria Todde si è detta disponibile a portare al Ministero del lavoro la richiesta di proroga della cassa integrazione. E a riconvocare il tavolo entro novembre. Obiettivo? Concludere con la reindustrializzazione dell'area entro i primi quattro mesi del prossimo anno.
Bekaert, Uilm Firenze Arezzo: "Piccoli passi avanti"
Nell'incontro di oggi avuto al Mise per la vertenza Bekaert - al quale erano presenti l'azienda, l'advisor, le OO.SS., le istituzioni territoriali e rappresentanti del governo - abbiamo verificato alcuni aspetti positivi in quanto sono state finalmente presentate le bozze di due piani industriali. Il primo ha come soggetto "Trafilerie Meridionali" che, insieme ad un altro partner industriale ancora da finalizzare, ha presentato un piano che comporta l'investimento di 21 milioni di euro per il rilancio dell'attività del sito di Figline Valdarno.
Il secondo è la cooperativa dei lavoratori Bekaert, al quale l'advisor ha richiesto delle integrazioni per valutare la fattibilità dello stesso. La criticità sta nei tempi di eventuale attuazione che vanno oltre la scadenza della cassa integrazione posta al 31/12/2019. Pertanto è stato preso l'impegno di un nuovo incontro entro novembre sempre presso il Mise per verificare l'evoluzione dei piani industriali e valutare strumenti per garantire la tenuta economica ed occupazionale ai lavoratori oltre la scadenza della Cig. Nella prossima settimana ci auguriamo di concordare un assemblea unitaria con tutti i lavoratori.
Ehm (M5S): "Speranza per la ripresa"
“Questa mattina al MISE c’è stato il tavolo sulla Bekaert, il cui stabilimento di Figline Valdarno in Toscana sta attraversando un periodo di crisi che mette a rischio la continuità occupazionale. L’incontro al ministero, al quale erano presenti la Sottosegretaria Alessandra Todde e il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial, ha dato speranza per la ripresa della produzione e per la tutela dei posti di lavoro: un’azienda italiana attiva nel campo delle lavorazioni metalliche, Trafilerie Meridionali S.p.A, ha presentato al tavolo il proprio piano industriale sullo stabilimento di Figline Valdarno”.
Così in una nota la deputata toscana del MoVimento 5 Stelle Yana Ehm.
“Il piano industriale presentato dovrà essere valutato attentamente insieme al piano presentato dalla cooperativa dei dipendenti Bekaert, ancora in fase di sviluppo - prosegue la pentastellata - ma è un buon segnale per i 210 lavoratori che sono in cassa integrazione straordinaria fino a fine 2019. Per entrambe le manifestazioni di interesse, l’obiettivo è il totale assorbimento dei lavoratori”, continua la deputata.
“Mi auguro come portavoce di quel territorio che presto si arrivi a una soluzione duratura per la Bekaert e per i suoi lavoratori, ai quali sono vicina. Assicuro di tenere alta l’attenzione sulla vicenda nella speranza che si possa concretizzare il rilancio industriale così da mantenere in Toscana le competenze dei lavoratori e l’eccellenza produttiva di Bekaert”, conclude Ehm.
Fiom: "Non siamo soddisfatti"
Sono due i piani industriali pervenuti al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico. Uno da parte di Trafilerie Meridionali, azienda di Chieti interessata ad attingere al know-how dei lavoratori Bekaert, orientata alla produzione di filo tubo e altri trafilati in acciaio, l'altro è quello della Cooperativa di lavoratori che oltre al filo tubi erogherebbe servizi di manutenzione industriale.
“Non ci riteniamo soddisfatti dell'incontro” dichiara Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze che aggiunge: “a due mesi dalla scadenza della cassa integrazione per i 211 lavoratori, ci troviamo davanti a due sole proposte, di cui una frutto di un'iniziativa di alcuni lavoratori. Entro la fine dell’anno, in soli due mesi, non siamo in grado di valutare la solidità del progetto di Trafilerie Meridionali e del suo partner, peraltro sconosciuto. Ad oggi non è stato neanche ipotizzato il numero di lavoratori che potranno essere ricollocati. Accogliamo con favore l'apertura di Bekaert alla produzione dello steel cord che dà maggior certezza occupazionale a tutti i lavoratori rispetto alla sola produzione di filo tubo finora consentita dall'accordo. Resta però per noi inaccettabile trovarsi di nuovo nella condizione di dover fare una trattativa con il conto alla rovescia dei licenziamenti, per questo abbiamo chiesto alla multinazionale il ritiro della procedura di licenziamento”.
“Il piano industriale, per quello che ci è stato presentato oggi al Mise, risulta insufficiente” dichiara Francesca Re David segretaria generale della Fiom Cgil Nazionale che aggiunge: “il Governo deve rifinanziare la cassa integrazione in scadenza il 31 dicembre 2019 per le lavoratrici e i lavoratori della Bekaert e l’azienda deve ritirare i 211 licenziamenti. In questa fase di crisi economica e di transizione ecologica occorre riformare gli ammortizzatori sociali. La vertenza della Bekaert ha avuto il merito di aver riconquistato la cassa integrazione per cessazione, cancellata dal Jobs Act, ma è stata finanziata solo per un anno e quindi va rifinanziata finché non sarà avviato un vero piano di reindustrializzazione. In ogni caso qualunque sia la situazione ci devono essere pari diritti e salari per tutti i lavoratori”.
Nardella al Governo: "Si faccia avanti"
Il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze è intervenuto stamani sulla crisi dello stabilimento in Valdarno. "Bisogna resistere - ha detto Nardella - perché ci vuole forza, determinazione e tempo. Il Governo deve farsi garante dell'individuare un acquirente che porti in fondo la reindustrializzazione: questa è la cosa più importante oltre la proroga della cassa integrazione. In queste ore ho cercato il ministro Patuanelli perché sia presente in prima persona. Al tavolo di confronto ci deve essere anche la Città Metropolitana: noi abbiamo dato più volte la nostra disponibilità a dare una mano. Il ministro convochi tutti quelli che possono aiutare. L'unione fa la forza e le Istituzioni devono essere tutte unite, perché non si scherza quando i lavoratori, in modo drammatico, perdono un posto di lavoro".
Nardella ha sottolineato un aspetto non secondario della vicenda: "La proprietà della Bekaert ha deciso da un giorno all'altro di cambiare Paese per lo stabilimento di Figline. Mi viene da pensare a quando si dice che l'Europa non serve. Ma è qui che l'Europa deve farsi sentire. Non è possibile spostare senza motivo una fabbrica da un Paese europeo a un altro senza che nessuno dica nulla".
Stamani al presidio dei lavoratori davanti al Ministero allo Sviluppo Economica la Città Metropolitana è stata rappresentata dal Sindaco di Pontassieve Monica Marini, che ha partecipato con il Sindaco di Figline Incisa Giulia Mugnai, di Terranuova Sergio Chienni, la consigliera di Reggello Gloria Mugnai.
Dalla Cisl: "Possibilità concreta"
“Stamani è stato fatto un passo in avanti; c’è una possibilità concreta, ma è necessario dargli effettiva sostanza e fattibilità e va fatto nei tempi giusti; e se non bastano i due mesi rimasti di cassa integrazione bisogna trovare il tempo per concretizzarla. Di certo non accetteremo che i lavoratori vengano licenziati.”
E’ il commento del segretario generale Fim-Cisl Toscana Alessandro Beccastrini e del segretario generale aggiunto Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi, al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla Bekaert di Figline Valdarno.
“Rispetto all’ultimo incontro – dicono Beccastrini e Franchi – abbiamo fatto un passo in avanti: il piano di Trafilerie Meridionali è stato valutato convincente dal governo e da Invitalia; Invitalia si è detta disponibile a entrare nel capitale del nuovo soggetto che dovrebbe nascere; anche alcuni produttori di acciaio si sono detti disponibili a valutare la partecipazione al progetto come partner industriali. Certo il tempo è un fattore di fondamentale importanza e se non ci fosse la proroga degli ammortizzatori, il tempo bisognerà in qualche modo farselo dare da Bekaert.”
L’ipotesi della cooperativa è stata affrontata, ma non valutata nel merito, perché secondo il ministero mancavano una serie di elementi e di dati.
Il ministero si è impegnato a riconvocare tutti i partecipanti al tavolo entro la fine del mese di novembre.
Solidarietà agli operai da Casucci (Lega)
"Insieme ai consiglieri comunali di Montevarchi Andrea Pesucci e Arturo Velotto e dal consigliere di Figline-Incisa Silvio Pittori, sono stato presente davanti ai cancelli dello stabilimento della Bekaert per portare la solidarietà agli operai, in attesa di concreti sviluppi dal tavolo ministeriale. Dopo tante parole adesso occorrono i fatti. Ammiro la lucida calma dei lavoratori, ma, si sappia, gli operai si aspettano risultati immediati" dichiara il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega).
Donzelli (FdI): "Respinto CIG alla Camera"
"La maggioranza di governo ha respinto poco fa alla Camera un ordine del giorno presentato da Fratelli d'Italia, collegato al dl imprese, per chiedere al governo di prorogare ai lavoratori della Bekaert la cassa integrazione per almeno un altro anno. Ci auguriamo che il governo sia più lungimirante dei parlamentari di Pd, 5 Stelle, renziani e sinistra e conceda ai lavoratori il rinnovo degli ammortizzatori sociali". E' quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, firmatario del provvedimento discusso oggi dall'Aula di Montecitorio.
"Siamo preoccupati per quanto accaduto - sottolinea Donzelli - la mancata proroga della cassa sarebbe un grave danno per i lavoratori. A dare parere contrario del governo in Aula è stato lo stesso sottosegretario al Mise Alessia Morani, che lunedì a Figline Valdarno si era detta pronta come governo a mettere in campo gli ammortizzatori sociali. Eppure oggi in Aula queste richieste sono state bocciate. Nell'ordine del giorno si chiedeva anche lo studio di 'sistemi di tassazione atti a scoraggiare le delocalizzazioni', auspici e desiderata più volti espressi da esponenti degli stessi partiti che formano la maggioranza di governo: da Di Maio al sindaco Nardella, passando per il governatore Rossi. Il voto della maggioranza oggi in Aula alla Camera - conclude Donzelli - ci mostra ancora una volta la faccia della sinistra: da un lato si riempie la bocca con le promesse davanti ai lavoratori, dall'altra, nelle istituzioni, boccia le loro richieste".