Truffe online, venditori indotti a fare versamenti: l'allerta della polizia a Empoli
Mettono in vendita oggetti online e dei truffatori li ingannano prendendo i loro soldi invece di darli per la compravendita. Circa una ventina di denunce negli ultimi mesi sono giunte al commissariato di Empoli per truffe di questo tipo.
Il tratto che accomuna tutte le vittime degli episodi denunciati è quello di porre in vendita su un sito web un oggetto (bicicletta, telefono etc.) di cui non si ha più bisogno. Il passo successivo consiste nell’essere contattati telefonicamente da un potenziale compratore che convince colui che intende vendere a recarsi presso la propria banca (o ufficio postale) munito della propria carta.
Giunti allo sportello, sempre telefonicamente, riceve istruzioni e viene convinto che, inserendo la propria carta presso lo sportello delle operazioni bancomat, e seguendo una certa procedura, gli verrebbe ricaricata la somma dovuta per il pagamento dell’oggetto sulla carta.
In realtà all’altro capo del telefono vi è un truffatore che spinge il venditore a fare un versamento, su un conto estero, convincendo invece che quella che sta effettuando è una operazione di accredito.
La truffa continua allo sportello bancomat fino a che il cittadino truffato non se ne accorge (in quanto viene invitato a fare più “tentativi” di accredito) o fino a che non raggiunge il massimale dell’operazione di accredito e quindi diventa impossibile proseguire.
Il dirigente del commissariato locale Francesco Zunino invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione nel caso in cui chi vende un oggetto on line venisse contattato da qualcuno che lo invita a recarsi presso uno sportello con la propria carta bancomat o postale per fare una operazione di accredito. Denunciate subito il fatto alle forze dell’ordine.