"Pronto Badante non è sufficiente"
L’assessore alle politiche sociali del Comune di Pisa Gianna Gambaccini interviene al convegno sul progetto “Pronto Badante” che si è tenuto oggi a Palazzo Gambacorti, alla presenza dell’assessore regionale Stefania Saccardi: «Il progetto promosso dalla Regione Toscana accoglie il lodevole scopo di sostenere le famiglie in un momento di forte necessità, oltre ad aiutare l’anziano nel momento in cui si verifica un’improvvisa condizione di non autosufficienza. Il fine è quello di favorire la domiciliarità del paziente e di fornire un sollievo immediato alle famiglie. Uno scopo indubbiamente nobile, ma che sicuramente non risponde a pieno ad un bisogno generalizzato degli anziani e, quando presenti, delle loro famiglie. Si deve tener conto delle condizioni socioeconomiche dei singoli nuclei familiari e in particolare dei numerosi anziani soli».
«Il problema dell’anziano non autosufficiente - prosegue Gambaccini - è infatti ampio e complesso. Il fatto che solo nella zona di Pisa vi sia una lista d’attesa di circa 100 anziani per l’ingresso in RSA e che circa 500 siano già stati accolti, è sintomatico del fatto che il sostegno alla domiciliarità non è sufficiente: la condizione di burnout delle famiglie che assistono al domicilio l’anziano non autosufficiente, fa lievitare progressivamente le richieste di ingresso nelle strutture».
«Nel territorio dell’Asl Toscana Nord Ovest – conclude l’assessore - sono stati destinati al fondo per la residenzialità circa 50milioni di euro, ma è stimato che per soddisfare le richieste e azzerare le liste di attesa servirebbero ulteriori 15 milioni. Ed è proprio questo sforzo che noi chiediamo alla Regione. Per quello che è di competenza della nostra Amministrazione per i temi specifici del Comune di Pisa delegati alla Società della Salute, mi impegno a far sì che l’investimento di 644mila euro destinati alla delega “assistenza domiciliare” sia utilizzato per potenziare al massimo l’intervento economico alla domiciliarità: nello specifico vengono utilizzati in media per le famiglie che lo richiedono, in base a Isee, 100 euro mensili per assistenza domiciliare indiretta (ADI) e 200 per il buono badante. Il mio obiettivo è incrementare ad una media di 200 euro per ADI e 500 per buono badante».
Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa