Muore storico partigiano di Empoli Dario Del Sordo, Cavaliere della Repubblica
Dario Del Sordo, storico partigiano empolese, è deceduto oggi all'età di 90 anni. Storica figura della città, Del Sordo a 14 anni si era già arruolato nel nuovo esercito italiano e prese parte ad alcune operazioni sulla linea gotica. Ha ricevuto molti premi nel mondo dello sport e importanti riconoscimenti come l'attestato di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Lascia la moglie Teresa, i figli Donatella ed Enrico, il genero, la nuora, e i tanti nipoti Chiara, Camilla, Costantino, Michelle, Joao Pedro, e Cecilia.
Chi vuole dare un ultimo saluto a Del Sordo, può trovarlo alla cappella del commiato dell'ospedale di Empoli. Domani, lunedì 21 ottobre, si terrà il funerale a Fontanella.
Chi era Dario Del Sordo
Fu tra coloro che raccontarono la loro testimonianza nella mattina del 17 gennaio 2018 quando al Palazzo delle Esposizioni allora ministro dell’Interno Marco Minniti consegnò alla Città di Empoli la Medaglia d'Oro al Merito Civile.
Appena quindicenne si unì ad altri 530 volontari che il 13 febbraio 1945 partirono da Piazza del Popolo per andare a combattere sulla linea gotica.
I riconoscimenti che ha ricevuto dimostrano l’impegno che ha profuso nella vita professionale, in quella di semplice cittadino e nell’altra sua enorme passione: lo sport.
Nel suo passato spicca anche una ventennale esperienza nella Guardia della Finanza, che gli ha consegnato la Croce d'Argento al merito di servizio.
Dario Del Sordo era 'Stella d'Oro al merito sportivo' del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Nel 1975 prese le redini della sezione atletica leggera della Polisportiva Coop Empoli, ricostituendola e fondando l'Atletica Empoli, che nel 1986 si trasformò in Toscana Atletica Empoli. La sua presidenza è durata ininterrottamente dal '75 al 2004, era stato nominato presidente onorario a vita. Tantissime le cariche ricevute e a livello Empolese-Valdelsa e provinciale sia per la Figc, per la Fidal e il Coni, di cui è stato fiduciario per Empoli.
Tra i progetti a cui ha partecipato, anche l'Asd Empoli Giovani, la scuola calcio azzurra di Monteboro.
Altri riconoscimenti: la Querce di 2° e 1° grado della Fidal e il premio "Una città per lo sport - Albano Aramini", consegnatogli nel 2003 al Cenacolo degli Agostiniani dal Comune di Empoli, faceva anche parte della commissione aggiudicatrice dello stesso premio.
Il ricordo del sindaco Barnini: "La sua storia rimane qui"
Lo ha ricordato il sindaco di Empoli Brenda Barnini con un post su Facebook. "Stasera Dario ci ha lasciati ma tutta la sua storia di vita rimane qui: l'amore per la nostra città, l'impegno per i giovani, nello sport della Toscana Atletica, la testimonianza dell'esperienza da partigiano. Le sue parole, i suoi abbracci, la forza che mi ha sempre trasmesso fino all'ultimo incontro nel Consiglio Comunale a settembre per celebrare la Liberazione di Empoli".
Il primo cittadino ha riportato anche le parole di Del Sordo quando, due anni fa, parlò davanti a centinaia di persone al Palazzo delle Esposizioni. In quell'occasione, nel conferimento alla città della Medaglia d’Oro al Merito Civile per il valoroso comportamento tenuto dalla popolazione durante la Resistenza e per l'opposizione al regime fascista, Del Sordo disse: "Essere partigiano mi ha fatto diventare uomo, perché ero un ragazzo di 15 anni quando sono partito. È un orgoglio scoprire che la nostra città ha ottenuto questa medaglia".
"Mancherai Dario, mancherai tanto a Empoli e alla tua famiglia e a me che in questi anni mi avevi preso come nipote adottiva e che fino all'ultima campagna elettorale hai dato tutto perché potessimo vincere" conclude Barnini.
Il cordoglio del PD Empolese Valdelsa
“Questo 2019 è un anno triste, se ne sono andati tanti uomini e donne dai quali abbiamo imparato tanto. Prima Silvano Sarti, Liliana Pacini e Ugo Morchi, adesso dobbiamo salutare il nostro Dario Del Sordo.”.
“Quando se ne va un partigiano il dolore è doppio, perché muore l’uomo che ha lottato per la libertà, che ha tenacemente raccontato la crudeltà della guerra e combattuto contro le ingiustizie e atrocità del fascismo, ma se ne va anche l’amico che avresti sempre voluto accanto. Grazie Dario per quello che hai fatto per ciò che ci lasci in eredità: l'esempio di come ai nostri giorni sia ancora possibile mettere in pratica e trasmettere in modo alto e nobile i valori di quella grande pagina della nostra Storia che fu la Resistenza. Il nostro abbraccio ai familiari.”
Jacopo Mazzantini, a nome di tutto il partito democratico dell’Empolese Valdelsa, saluta così Dario Del Sordo, partigiano empolese e storica figura della città, che si è spento ieri sera all’età di 90 anni.
Anpi Empoli: "Un orgoglio incontrarti"
"È un risveglio molto amaro quello di stamani. Ieri sera ci ha lasciati Dario Del Sordo, presidente onorario della nostra sezione.
È quasi superfluo dire chi era. Dario fa parte di quella nostra migliore gioventù che da Empoli partì per la guerra di Liberazione Nazionale dal nazifascismo. Appena quindicenne, si unì ad altri 530 volontari che il 13 febbraio 1945 partirono da Piazza del Popolo.
Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, ha speso la sua vita al fianco dei giovani. Impegnato nello sport e nel testimoniare la sua esperienza di partigiano, proprio a loro ripeteva in maniera ossessiva "Studiate, mi raccomando studiate!“
Quando il 17 gennaio 2018 a Empoli fu conferita la medaglia d'oro al Merito Civile, Dario dal palco disse: "Essere partigiano mi ha fatto diventare uomo, perché ero un ragazzo di 15 anni quando sono partito. È un orgoglio scoprire che la nostra città ha ottenuto questa medaglia".
Caro Dario, per noi è un orgoglio averti incontrato. Quello che hai fatto per Empoli non morirà mai.
Che la terra ti sia lieve."
Il ricordo dell'Uisp
Il comitato Uisp Empoli-Valdelsa esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Dario del Sordo. Una perdita enorme per tutto lo sport empolese, fondatore della Toscana Atletica Empoli e Fiduciario del Coni per l'Empolese-Valdelsa per venti anni. Uomo sempre attivo e disponibile, che ha sempre vissuto lo sport al di là del suo ruolo istituzionale. Aiutare, con lo sport, i nostri ragazzi e le nostre ragazze, per lui era quasi una missione. Lo ha fatto per decenni con immutata dedizione. Negli ultimi anni continuava a seguire lo sport locale con attenzione e passione e tutti coloro che hanno fatto sport sul territorio hanno un qualche ricordo di lui, che non ha mai fatto mancare la generosità e interessamento. Tutto lo sport, soprattutto quello empolese, da ieri è più povero.
Toscana Atletica Empoli omaggia Del Sordo
Dario del Sordo, fondatore della Toscana Atletica Empoli, si è spento ieri sera all'età di 90 anni.
Nel 1984 riuscì a mettere insieme le tre società empolesi di atletica che esistevano allora e a creare questa importante realtà, che negli anni, è diventata un punto di riferimento sia di livello regionale che nazionale.
A lui stesso piaceva dire che, nel riunire queste tre società, era riuscito a mettere insieme comunisti, socialisti e democristiani, cosa assai complicata in quegli anni.
Dario è stato inoltre fiduciario del Coni territoriale per 20 anni e ha ricevuto praticamente tutti i riconoscimenti dell'ente, culminati nel 2008 con la stella d'oro al merito.
Al Castellani riuscì ad organizzare eventi di caratura internazionale, con la partecipazione di Pietro Mennea e di tanti atleti tra i più famosi degli anni 90 e i primi del 2000.
Amava così tanto lo sport e la sua creatura, la Toscana Atletica Empoli, che fino a quando le forze glielo hanno consentito, è passato quasi ogni giorno dai locali sotto la maratona, sede della società, per non rompere quel filo che lo legava con quell'ambiente che lui stesso aveva contribuito a creare.
“Per me Dario era come un secondo padre”, ha commentato Claudio Marchetti, presidente della Toscana Atletica Empoli, “grazie a lui sono cresciuto come dirigente, ma soprattutto come persona. Vivere a contatto con lui per tanti anni è stato un onore. Noi e tutto lo sport empolese, sentiremo la sua mancanza. Condoglianze alla famiglia”.
Masetti: "Perdita importante"
Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino, ha commentato: "Anche Dario Del Sordo, partigiano e importante figura dello sport empolese, se ne è andato. Ancora una volta ci ha lasciati un testimone ed un protagonista della Resistenza. Una perdita non solo per la sua famiglia ma per l’intera comunità".
"Dario ci mancherai" scrive Parrini
"Ci mancherai Dario. Ci mancherai tanto. Sei stato un grande. Sei stato un esempio. Dario aveva una qualità speciale: sapeva mettersi in sintonia con i giovani, sapeva riconoscerne e valorizzarne il talento e la voglia di crescere. La sua energia, la sua bonarietà e quel modo tutto suo di incoraggiare e dare consigli rimarranno per sempre nel mio cuore. Uno dei ricordi più cari che ho di lui risale alla fine del 2011, quando l'amministrazione di cui ero allora sindaco riuscì a coronare il sogno di realizzare nel comune di Vinci una palestra grande e bella. Un'opera di cui si sentiva fortemente la mancanza e per la quale Dario si era battuto a lungo, con un pressing gentile ma continuo. Pochi giorni prima del taglio del nastro mi telefonò: era commosso lui e fece commuovere anche me" ha scritto il senatore Dario Parrini.