Blocco assunzioni infermieri all'AOUP, Nursind: "Situazione critica, ad oggi mancano circa 100 unità"

 

E’ notizia di questi giorni che nessuna nuova assunzione di infermieri verrà fatta di qui alla fine dell’anno da parte dell’AOUP. I soli ingressi saranno a copertura del turn over.

Ma la situazione è critica in molti reparti in cui le dotazioni organiche di infermieri sono insufficienti e i turni sono coperti solo con il ricorso all’orario straordinario o incentivato.

Questa situazione comporta un carico di lavoro su personale già stanco, considerato che il rapporto infermieri/pazienti è spesso superiore a 1/10 quando è ormai chiaro che la sicurezza per i pazienti si ha con un rapporto di 1/6.

A fine settembre, cesseranno anche tutti i contratti dei 35 infermieri assunti attraverso l’agenzia interinale (oltre a 15 OSS).

Ad oggi, nessuna spiegazione ufficiale dalla direzione aziendale sui motivi per i quali l’AOUP non può assumere infermieri, quando tutte le altre aziende regionali continuano, anche se con piccoli numeri, ad assumerne.

Una situazione che, tra l’altro, rischia di non garantire il ritorno a pieno regime di molte Unità Operative che avevano ridotto i posti letto durante il periodo estivo.

Ad oggi il numero di infermieri che mancano nella dotazione organica dell’AOUP è di oltre 100 unità.

Sul fronte OSS, la situazione è assurda: per garantire la necessari presenza in tutti i turni, ne servirebbero almeno altri 500 oltre quelli già in servizio. Senza contare che molti di quelli in servizio sono utilizzati per mansioni amministrative invece che di assistenza.

La mancanza di  OSS fa si che gli infermieri siano costretti a rubare tempo all’assistenza specialistica ai pazienti per effettuare compiti che dovrebbero fare gli OSS (pulizie e disinfezione dei letti, allontanamento dei rifiuti, distribuzione del vitto, ecc)

In tutto questo, negli articoli di queste ultime settimane sulla diffusione del batterio New Delhi, mai è stato posto l’accento sulla carenza di personale di assistenza come concausa della diffusione.

Anche a questo ci riferivamo quando in ogni nostro intervento riguardante la carenza di infermieri denunciavamo i rischi che questa  situazione poteva creare: pochi infermieri per troppi pazienti e troppe attività da svolgere per portare a termine la mole di lavoro che l’assistenza richiede.

Insieme al fatto che i luoghi di degenza della AOUP sono inadeguati alla gestione di infezioni da contatto: le stanze a due o tre letti non sono dotate di un antibagno dove collocare i materiali dedicati al paziente infetto e la vestizione/svestizione/stoccaggio avviene nei corridoi, creando una situazione estremamente difficile da gestire con il poco personale a disposizione.

Senza contare l’ormai imbarazzante questione delle divise del personale: non si contano ormai più le segnalazioni di dipendenti che non riescono a cambiarsi la divisa per giorni perché l’approvvigionamento non è regolare.

In considerazione di quanto sopra, NurSind non può accettare un blocco delle assunzioni di infermieri: l’azienda dia risposte e prenda in considerazione il ripristino delle dotazioni organiche dei reparti perché così il sistema non può reggere e i risultati si stanno vedendo con le gravi conseguenze per i cittadini malati.

In assenza di risposte da parte della direzione aziendale, NurSind proclamerà lo stato di agitazione del personale infermieristico con la richiesta di intervento del Prefetto.

 

 

Fonte: Nursind Pisa

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