Carrarese-Alessandria, scontri tra tifosi. De Pasquale: "Fatto grave"
"Gli scontri tra tifoserie che si sono registrati ieri alla vigilia di Carrarese-Alessandria sono un fatto gravissimo e da condannare". Lo afferma Francesco De Pasquale, sindaco di Carrara. Il primo cittadino ha diramato la seguente nota, prendendo posizione dopo i fatti della partita di Serie C.
"Appena ho appreso la notizia, come prima cosa, ho contattato il dirigente del commissariato di Polizia di Stato, dottor Corrado Mattana per accertarmi delle condizioni del suoi uomini, manifestargli la vicinanza e il sostegno di tutta la città e ringraziarlo per il lavoro svolto a tutela della sicurezza pubblica.
Quello che è accaduto ieri non ha nulla a che fare con lo sport e con la passione sportiva e deve essere condannato senza alcun distinguo tra le parti: gli scontri sono il frutto di una palese provocazione che purtroppo è stata immediatamente raccolta, in una vicenda amplificata come spesso accade dal tam-tam sui social network. In un pericolosissimo effetto a catena il gesto di uno sparuto gruppo di persone ha dato vita a un’escalation di tensioni, sfociata in tafferugli che hanno provocato il ferimento di sei agenti della Polizia di Stato.
Le responsabilità dei singoli saranno accertate dalla magistratura anche grazie alle telecamere che abbiamo recentemente installato nell’impianto: intanto, come sindaco di voglio lanciare un appello a tutti coloro che amano il calcio e tifano Carrarese affinché episodi del genere non si ripetano mai più. La passione sportiva è un sentimento nobile che nulla ha a che vedere con la violenza: le partite devono essere un momento di divertimento e di gioia per tutti gli spettatori che devono poter andare allo Stadio in serenità.
Per questo è importante che tutti contribuiscano a creare un clima di distensione e collaborazione, evitando di innescare tensioni in un ambiente per sua natura molto suscettibile. Soprattutto chi ricopre ruoli di spicco e gode di una certa popolarità tra gli appassionati, dovrebbe calibrare sempre le parole e usare il proprio ascendente non per aizzare le folle contro qualcuno ma per tenere calmi gli animi. Come ci ha insegnato la scorsa stagione un ambiente esacerbato danneggia tutti, squadra, società, tifosi e di conseguenza la città intera".
Fonte: Ufficio stampa