Ferito trasferito a Cecina, Lista civica per Volterra domanda e risponde alla Asl: "La rianimazione ci serve"
Leggiamo con preoccupazione la risposta dell'ASL sui motivi che hanno portato il ferito in un incidente avvenuto due domeniche fa a Saline di Volterra presso l'ospedale di Cecina invece che in quello di Volterra. Ci sembra che da quanto dichiarato emerga chiara la volontà di far apparire Volterra come impreparata, anche se in più occasioni la struttura e il personale volterrano hanno dimostrato che il pronto soccorso è perfettamente in grado di far fronte a situazioni emergenziale, anche di politrauma. Recentemente abbiamo assistito a casi di corretta e sostanziale stabilizzazione che hanno permesso di proseguire una trattazione specifica in ospedali di livello sovraordinato. Non ci dimentichiamo infatti che la centralizzazione espressa dal percorso regionale prevede, se mai, il trasporto per certi tipi di politrauma in Ospedali di altro livello, come Firenze, Siena o Pisa, ma non certo a Cecina.
L'azienda ASL quindi, invece di minimizzare il problema facendo generico ricorso alle previsioni normative ed indirizzando questi feriti in strutture ospedaliere in cui sia presente una terapia intensiva, se pur più lontane, dovrebbe investire sull'ospedale di Volterra e permettere una più veloce cura del paziente con sospetti o comprovati politrauma, nel caso questo sia possibile. Troppo spesso questa motivazione razionale e normativa è divenuta la giustificazione di decisioni che hanno fondamenti ben più strutturali e che potrebbero benissimo essere risolte strutturando nell'Ospedale di Volterra due o più letti di terapia intensiva polivalenti, come più volte abbiamo richiesto, aggiungendo potenziale a quello che già abbiamo.
AGGIORNAMENTO
Il ragazzo che ha fatto l'incidente a Saline è stato portato all'ospedale di Cecina perché in quest'ultimo, a differenza di Volterra, c'è la terapia intensiva (rianimazione).
Questa la risposta della Asl ai dubbi sollevati dal Consigliere Paolo Moschi. Una risposta alla quale ha ben risposto il Consigliere Marzio Innocenzi, ribadendo che la Asl deve dirci adesso cosa vuole fare con il nostro ospedale. In campagna elettorale avevamo messo al primo punto la realizzazione della rianimazione per l'ospedale dell'Alta Valdicecina. Oggi pare chiaro che questa è la vera urgenza per la nostra sanità. Il ragazzo che ha sbandato a Saline infatti, non è stato portato a Pisa o Siena. Ma a Cecina, ospedale simile per prestazioni al nostro, pur se con un numero maggiore di posti letto e specializzazioni. Noi sappiamo che la realizzazione della rianimazione non avrebbe costi proibitivi, se fatta in collaborazione con Auxilium Vitae. Adesso la Regione Toscana, la Asl Nord Ovest dovranno fare una scelta chiara per l'Alta Valdicecina: dimostrando di credere nell'ospedale di Volterra oppure continuando a boicottarlo. Non è accettabile che chi è vittima di un incidente stradale non possa usufruire del nostro ospedale. Al di là della bravura dei nostri medici che sempre hanno lavorato al meglio, serve mettere questa struttura in condizione di lavorare. Altrimenti sarà chiaro di chi è la colpa per una diminuzione delle attività e conseguentemente dei numeri.
La rianimazione è un qualcosa che ci manca e che ci spetta, non è un capriccio o un qualcosa di superfluo.
In settimane in cui apprendiamo di grandi investimenti sugli ospedali di Pisa e di Pontedera, a Volterra siamo sotto il minimo sindacale, con zero investimenti e progettualità. Questo non è più accettabile. Adesso Volterra attende risposte.
Fonte: Lista Civica per Volterra