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Operai in sciopero picchiati dai titolari cinesi, Filctem Cgil Prato: "Gravissimo"

Sciopero del 28 maggio Foto Si Cobas

Un fatto gravissimo è successo ieri pomeriggio in via dello Sprone a Grignano di Prato, di fronte alla Gruccia Creation, azienda che produce grucce di plastica e i cui titolari sono cinesi. Nel pomeriggio di ieri i lavoratori, pachistani, protestavano per l’eclissarsi dei titolari cinesi che avrebbero dovuto firmare un accordo su cui sembrava si fosse trovata una intesa dopo una lunga e pesante mobilitazione, con i dipendenti, pachistani, che chiedevano condizioni di lavoro e salari regolari. Lamentano, tra l’altro, 12 ore di lavoro al giorno senza riposo settimanale.
Nel corso della protesta di ieri sono stati aggrediti da un gruppo di cinesi.
Il bilancio è pesante. Sei feriti sono stati soccorsi in codice verde e portati all'ospedale di Prato. Altri due, uno in codice verde, l'altro in codice giallo per un taglio alla testa, sono andati all'ospedale di Careggi.
Su questo fatto, di una gravità assoluta, Massimiliano Brezzo, segretario generale della Filctem Cgil Prato ha rilasciato la seguente dichiarazione:
È cominciato a scorrere il sangue. Dopo anni di denunce, di descrizione del sistema di produzione illegale e dello sfruttamento sul quale si basa, di indicazioni su come deve essere contrastato, ci ritroviamo alle aggressioni dei lavoratori durante le manifestazioni per rivendicare i propri diritti. 
La Filctem Cgil di Prato esprime tutta la propria solidarietà ai lavoratori della Gruccia Creations, aggrediti mentre rivendicavano orari e salari regolari.
A quanto si legge, a fine maggio, questi lavoratori erano stati protagonisti di una pubblica denuncia, in Piazza del Comune, delle loro condizioni di sfruttamento che, per inciso, è un reato penale. Ci chiediamo come mai, in 20 giorni, non siano state verificate le condizioni denunciate intervenendo di conseguenza. Ancora una volta, in questo territorio, il lavoratore, anche il più debole e ricattabile, non può contare sugli organi di controllo ma deve trovare da solo la strada per farsi riconoscere i propri diritti. Speriamo che tutti operino perché questo episodio sia l’ultimo, e non il primo di una pericolosissima escalation”.

Fonte: Cgil Toscana - Ufficio Stampa

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