Amare non è violare, la conclusione del progetto a Siena
E’ stata scelta la data del 7 Giugno per concludere il progetto sulla violenza di genere “RELAZIONI AMOROSE? AMARE NON E’ VIOLARE, TU COSA FAI LA AMI O LA VIOLI? ”, percorso creativo e di riflessione iniziato da tempo tra i contradaioli della Nobile Contrada del Nicchio di Siena, fortemente voluto dalla collaborazione delle Commissioni Solidarietà, Novizi, Patrimonio Storico, Artistico ed Archivistico.
Sarà dunque in questa data, dalle ore 19.30, che gli spazi del Santa Chiara saranno aperti alla città per l’Installazione Collettiva ed una vera e propria Notte Bianca. L’evento di punta sarà l’installazione collettiva che verrà allestita con i manufatti creati dalle varie squadre di contradaioli che hanno partecipato al progetto e che resterà montata e visibile anche per l’intera giornata di sabato 8 giugno. A fare da cornice saranno altri eventi altrettanto significativi. Sono infatti in programma performance multimediali e artistiche di musica e danza che vedranno protagonisti gli stessi nicchiaioli e artisti locali che si sono voluti mettere in gioco sul tema. Dalle 22.30 entreranno poi in scena l’attrice Costanza Mascilli con il gruppo musicale delle I Scream, per una performance tutta al femminile che proseguirà dalle 23.00 con il concerto della stessa band. Naturalmente non mancherà la possibilità di un punto di ristoro che consentirà ai presenti di soddisfare il gusto.
L’appuntamento del prossimo 7 Giugno sarà l’atto conclusivo del progetto _Relazioni Amorose? Amare non è Violare, tu cosa fai la Ami o la Violi?_ Che parte da un lungo percorso creativo e di riflessione fatto da gruppi di contradaioli. Quanti hanno aderito, di tutte le età dai 16 anni in su, sono stati divisi in squadre multigenerazionali e monogenere perché l'interpretazione del tema che ne scaturisce è diversa tra maschi e femmine. Da lì, incontrandosi periodicamente in autonomia ma con la supervisione di un tutor, hanno iniziato il loro ragionamento che doveva concludersi per tutti con la produzione di materiale fotografico, di testi e di più palloncini in cartapesta fatti con ritagli di giornale che parlassero di discriminazione, stereotipi e violenza di
genere, con disegnati un simbolo analogico ed una parola che rappresentassero la sintesi del loro pensiero sull’argomento.
E’ stato proprio l’aspetto ludico, creativo e competitivo che ha reso più fluida la riflessione su un tema delicato come quello della violenza di genere e sulle donne in particolare, mostrando punti di vista non sempre scontati e fatti di una pluralità di pensieri dettati dal sesso, dall’età e dal vissuto di ogni protagonista.
Non è così scontato che una tematica come questa sia affrontata in Contrada, soprattutto con una formula così particolare che non ha niente di cattedratico ma punta sul coinvolgimento attivo e che è risultata il punto di forza di tutto il progetto, che non solo ha favorito il sano confronto e lo scambio intergenerazionale, valorizzando il territorio della Contrada e le sue risorse, ma che ha soprattutto voluto sensibilizzare i contradaioli alla prevenzione di tutti i fenomeni di sopruso e prepotenza. Elevare la soglia di responsabilità sui temi di carattere sociale e civile resta uno dei principali scopi da perseguire nella comunità Contrada e il Nicchio continua su questa strada.
Fonte: Nobile Contrada del Nicchio