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Colonna della protezione civile Toscana inviata a Modena per il maltempo

Visto lo stato di mobilitazione nazionale del Servizio di protezione civile dichiarato quest'oggi, martedì 28 maggio, dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, per l'ondata di maltempo che ha interessato e colpito l'Emilia Romagna, la Regione Toscana ha deciso di inviare, come contributo, alcuni moduli della propria colonna mobile e i volontari delle Misericordie toscane.

In collaborazione con la Città metropolitana di Firenze e il Comitato regionale del volontariato partiranno in nottata per Modena una macchina insacchettatrice e quindici unità di personale al fine di aiutare le forze sul posto, esattamente a Marzaglia sul Secchia in provincia di Modena, impegnate nella protezione e nel monitoraggio degli argini.

Due invece le squadre partite questa notte alle 4 delle Misericordie toscane che hanno preso posizione all’alba di stamani lungo gli argini dei corsi d’acqua emiliani, in particolare in provincia di Modena. Sono 7 i volontari, con fuoristrada e l’attrezzatura necessaria, provenienti dalle Misericordie di Lastra a Signa (FI) e Quarrata (PT), all’interno della colonna della protezione civile della Regione Toscana.

I maggiori problemi riguardano gli argini dei corsi d’acqua, già provati dalle precedenti perturbazioni. Nella giornata di oggi sono previste piogge intense e quindi si è deciso di aumentare la sorveglianza sugli argini per non trovarsi scoperti in caso di rotture. Le squadre saranno posizionate in postazioni di osservazione. Il momento critico per le piene è atteso per il tardo pomeriggio.

Volontari delle Misericordie toscane in Emilia

Anche i volontari delle Misericordie toscane sono intervenuti in Emilia per l'emergenza rossa per il maltempo.

Le due squadre di volontari toscani delle Misericordie, partite alle 4 di questa notte ed arrivate in zona all'alba, sono state dislocate lungo l'argine destro del fiume Secchia, nel comune di San Prospero (Modena). 

Devono verificare e tenere sotto controllo 4 km di argine, per segnalare eventuali rischi di cedimento.

 

Fonte: Regione Toscana

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