Muore a 97 anni il partigiano Ugo Morchi: grande cordoglio nel circondario
È morto a Montelupo Fiorentino il partigiano Ugo Morchi. L'uomo, 97 anni, abitava a Fibbiana dove si era trasferito nel 1987. Nato a Scandicci nel 1922, si trasferì alla ginestra nel 1933. Dal 1942 lavorò nella Vetreria Taddei di Empoli. Poco più che ventenne entrò nell’undicesima Brigata di Fanteria Casale di Forlì, dove divenne caporale. Dopo l'armistizio del 1943 si unì alla Resistenza nella zona di Valdipesa e di Montespertoli nella settima Compagnia Autonoma Settimino Agostini e nella 3 brigata Rosselli bis. Fu tra i protagonisti della liberazione di tutta la Ginestra il 13 giugno 1944. Nonostante abbia imbracciato il fucile e compiuto azioni di sabotaggio, non ha mai ucciso nessun uomo. Restò sempre impegnato politicamente: fu anche segretario della sezione del Partito Comunista di Ginestra e fu uno dei due empolesi all'interno del comitato regionale per il sì al referendum costituzionale. Nel 2017 gli venne conferita la Medaglia della Liberazione dal prefetto di Firenze Giuffrida.
I funerali si svolgeranno domani, sabato 25 maggio 2019, alle ore 15:30 presso la Chiesa Santa Maria a Fibbiana di Montelupo Fiorentino. go lascia la moglie Evelina Landi, 96 anni, e l’unica figlia Maria Claudia.
Muore Ugo Morchi, cordoglio del sindaco Paolo Masetti
Ugo Morchi partecipò poco più che ventenne alla resistenza nella Div, "Giustizia e Libertà" - 3° Brigata "Carlo Rosselli” e da quella esperienza aveva tratto una forte ripulsa per la guerra.
Dotato di una cultura enciclopedica e di infallibile memoria che univa ad una grandissima umanità e simpatia, Ugo ha partecipato fino all'ultimo a tutte le iniziative dedicate alla memoria e alle celebrazioni dei tragici eventi della seconda guerra mondiale.
Ma, soprattutto, riusciva a parlare ai giovani riuscendo a tramettere, con semplicità e profondità, i valori dell'antifascismo, della resistenza, della pace e della tolleranza.
Con Ugo se ne va un pilastro della memoria e la sua scomparsa ci fa capire quanto sia facile perdere per sempre un immenso patrimonio di umanità e di conoscenza anche se siamo certi che la sua esperienza ha dato vita a solide radici.
Un proverbio africano dice che “Un vecchio che muore è una biblioteca che brucia”. È nostro compito salvare quanto possibile dagli inevitabili incendi che il tempo ci pone e ci porrà davanti.
L'amministrazione comunale, il sindaco con il gonfalone saranno presenti al cimitero per il funerale.
Ciao Ugo e che la terra ti sia lieve!
Lutto anche a Empoli, Morchi aveva lavorato alla Vetreria Taddei
Il sindaco e tutta l’amministrazione esprimono il cordoglio del Comune di Empoli. Domani il primo cittadino e l’assessore alla memoria, accompagnati dal Gonfalone civico, presenzieranno alle esequie funebri.
A Empoli non mancava mai alle varie commemorazioni, in particolare quella dell’8 marzo al monumento della ex Vetreria Taddei, dove si ricordano i 55 empolesi deportati e dove lui da ragazzo aveva lavorato, prima di entrare nei partigiani. Immancabile anche alla cerimonia della Festa della Liberazione, il 25 aprile. Era stato presente anche alla consegna della Medaglia d’Oro al valore civile per la Resistenza alla città di Empoli da parte dell’allora Ministro dell’Interno Minniti e all’inaugurazione della stele a Santa Maria in memoria di Rina Chiarini e Remo Scappini.
Morchi era legato a Empoli per aver lavorato dal 1942 alla Vetreria Taddei, poco dopo partì per il militare. Entrò nella 11° Brigata di Fanteria Casale di Forlì, divenne caporale. Dopo l’Armistizio del 1943 fu partigiano nella Resistenza in Valdipesa e nella zona di Montespertoli. Il 13 giugno 1944, insieme ai compagni, liberò tutta Ginestra: riuscirono a disarmare e occupare la caserma dei carabinieri, la casa del fascio e il ponte di Baccaiano.
Era l’unico fondatore della Casa del Popolo di Ginestra Fiorentina ancora in vita. Proprio al piano terra aprì insieme ad altri soci la prima Cooperativa di Consumo, poi Coop. Ha lavorato in Copp fino alla pensione, negli ultimi anni ha aiutato i vari parroci di Fibbiana a tenere l’amministrazione della parrocchia.
La salma si trova nell’abitazione di Via della Fonte a Fibbiana. I funerali si svolgeranno con rito cattolico domani, sabato 25 maggio, alle 15.30 nella Chiesa Santa Maria e sempre a Fibbiana sarà tumulata nel cimitero del paese.
Il cordoglio del Partito Democratico Empolese Valdelsa
Si è spento questa notte il partigiano Ugo Morchi. A nome del Partito democratico dell’Empolese Valdelsa Jacopo Mazzantini, segretario territoriale, esprime il cordoglio per la scomparsa del partigiano Morchi: “Se ne è andato Ugo, un uomo squisito che ci ha preso per mano e accompagnato nella storia, raccontando i fatti più atroci della guerra e della sua vita, con una pacatezza che gli abbiamo sempre invidiato. Un uomo che ha sempre saputo da che parte stare e che ha portato i valori dell’antifascismo e della Resistenza. Una voce che ha trasmesso la Memoria ai più giovani, una voce che non si spegnerà mai”.
Il cordoglio del Comune di Lastra a Signa
Il sindaco e tutta l'amministrazione comunale esprimono profondo dolore per la scomparsa avvenuta oggi all'età di 97 anni del partigiano Ugo Morchi. "Un altro pezzo importante della nostra storia antifascista se n'è andato, sta a noi proseguire nella memoria e nel ricordo delle azioni e dell'impegno per la costruzione di un Paese democratico portate avanti dai partigiani come Ugo Morchi - ha affermato il sindaco -; ci stringiamo e ci uniamo al dolore di amici e familiari".
Ugo Morchi era nato a Scandicci nel 1922 e nel 1933 si era trasferito a Ginestra Fiorentina. Nella frazione lastrigiana aveva ricoperto l'incarico di segretario del Partito Comunista. Svolse la sua azione partigiana soprattutto nei comuni di Montespertoli, Lastra a Signa e Scandicci. Nel 2017 ha ricevuto la Medaglia della Liberazione dalla Prefettura di Firenze, consegnata a coloro che si sono distinti per coraggio e abnegazione nella guerra di Liberazione e nella Resistenza.