L'ex Casa del Fascio diventa una Casa della Memoria: accordo fra Comune, Aned, Anpi e Arci
L’opera di riqualificazione va verso la sua ultimazione. A fine giugno la ditta incaricata dal Comune terminerà l’intervento di recupero e restauro della ex Casa del Fascio a Santa Maria.
Il quartiere attende questo intervento da almeno quattro decenni.
Questa amministrazione comunale ha dato l’avvio al consolidamento della struttura, che altrimenti avrebbe rischiato letteralmente di cedere sotto il peso del tempo, e poi è partito a ottobre scorso la riqualificazione dei tre spazi interni e poi del piazzale retrostante. Un altro mese di lavoro e l’opera sarà terminata. Un investimento complessivo di 350.000 euro.
E proprio questa mattina, in municipio, il sindaco ha firmato un importante protocollo d’intesa per quello che sarà il futuro di quell’edificio pubblico:
una casa della Memoria, un centro culturale polifunzionale.
Il documento è stato firmato dal primo cittadino insieme a Chiara Salvadori, presidente Arci Empolese Valdelsa; da Roberto Franchini, presidente di Anpi Empoli; e Alessio Mantellassi, presidente dell'ANED locale. Il protocollo prevede la redazione di un progetto finalizzato alla gestione e alla valorizzazione degli spazi dell'ex Casa del Fascio di Santa Maria.
Il sindaco ha fatto sapere che si tratta di un passo importante per restituire a nuova vita un edificio oggi recuperato che per anni era stato un luogo di degrado. L’obiettivo dell’amministrazione comunale – è stato spiegato dal primo cittadino – è che la ex Casa del Fascio diventi un centro culturale di rilevanza comunale dedicato alla memoria della Resistenza e dell'Antifascismo empolese, ma anche luogo di incontro e aggregazione aperto a tutti i cittadini, centro di servizi e cuore del quartiere di Santa Maria.
«Questa firma è una bella novità. È il primo passo di tutte le associazioni interessate ANPI, Aned e Arci e del Comune verso la realizzazione di uno spazio per la memoria che ospiti studenti, associazioni, laboratori di ricerca e di studio e che sia vissuto dal quartiere. Empoli non aveva una “casa della memoria”, ora è avviato il percorso per costruirla ed è una bella notizia – ha detto Mantellassi di Aned».
«Siamo alla conclusione, ma anche all’inizio di un percorso che vedrà proseguire il nostro impegno quotidiano per l’antifascismo, per un’opera di educazione verso il contrasto a ogni forma di discriminazione e di cancellazione di quello che è stato il nostro passato e che sta avendo oggi dei preoccupanti rigurgiti – ha spiegato Chiara Salvadori di Arci».
«Come Anpi – ha detto Franchini - siamo molto contenti di iniziare a progettare con Comune, Aned e Arci i contenuti di uno spazio che Empoli merita di avere come Medaglia d’oro al Merito Civile per la Resistenza. Un luogo che parli di Memoria, antifascismo, antirazzismo. La possibilità che tre associazioni civili possano progettare qualcosa insieme per la sua gestione è il valore aggiunto di questa nuova casa».
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa