A Castell'Azzara nasce la cooperativa di comunità che vuole fare rete
La sede è stata inaugurata oggi e il programma già tracciato: creare una rete e un ecosistema di imprenditori e cittadini e dar vita anche ad un incubatore di idee e iniziative, con l'obiettivo di rilanciare l'economia, contrastare lo spopolamento ma anche fornire, con gli utili, servizi di pubblica utilità ai residenti. A cominciare magari dai più anziani.
Era festa oggi a Castell'Azzara in provincia di Grosseto, borgo di settecento abitanti (ed altrettanti nel resto del comune). Era festa per l'inaugurazione appunto della sede della cooperativa di comunità Ecosistema comunale, che è una delle venticinque realtà (per altrettanti progetti, in ventitré diversi comuni) che la giunta regionale ha deciso di finanziare a dicembre 2018 mettendo a disposizione complessivamente un milione e 200 mila euro, proprio per contrastare lo spopolamento di aree oggi marginali ma che domani tali, invertendo il trend, potrebbero non esserlo in più.
A Castell'Azzara, dove l'economia del posto storicamente era legata ai giacimenti di cinabro e tufo, due rocche a fare la guardia dall'altro e viuzze strette e tortuose in basso, hanno deciso di partire prendendosi cura delle bellezze naturali del Monte Penna, valorizzate anche da una ciclabile, provando a rilanciare agricoltura e culture antiche, riqualificando gli immobili che sono a rischio abbandono, puntando sul turismo sostenibile, sui servizi per i turisti ma anche sulla formazione di nuove professionalità e sostenendo lo sviluppo di imprese attività economiche, in rete magari, che da sole non avrebbero la forza di andare avanti. Un'iniziativa partita da alcuni abitanti, sottolinea l'assessore alla presidenza della Toscana – lì oggi per l'iniziativa – ma che sta contagiando e coinvolgendo anche gli altri, ciascuno con le proprie competenze, per creare tutti insieme progetti capaci domani di reggersi sulle proprie gambe, che è la forza appunto di queste cooperative che la Regione ha deciso di sostenere. Ed anche qui, ha concluso l'assessore, gli utili saranno reinvestiti in servizi per i cittadini, che borghi sempre meno abitati hanno visto rarefarsi.