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Orientamento e tutorato, finanziamento da oltre 500mila euro all’UniSi

Quindici atenei, 116 scuole, 55 imprese e 46 enti. Sono i soggetti coinvolti nel progetto “Percorsi di orientamento e tutorato per promuovere il successo universitario e professionale” (Super), finanziato con oltre mezzo milione di euro dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (bando Piani per l’Orientamento e il Tutorato – Pot 2017/2018) e coordinato dall’Università di Siena, capofila con il dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale di Arezzo.

I destinatari sono gli studenti delle scuole superiori, che già dal quarto anno saranno coinvolti nel progetto, e quelli universitari iscritti ai corsi di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione. Per tutti sono previsti laboratori professionalizzanti, anche online, esperienze pratiche guidate, disponibilità di tutor e peer-tutor, visite nei luoghi di lavoro e presenza in aula di testimoni privilegiati per conoscere direttamente i diversi contesti di lavoro e le varie professioni.

Gli atenei che partecipano sono quelli dell’Aquila, di Bergamo, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Foggia, Macerata, Padova, Parma, del Salento, Salerno, Torino e Trieste, da tempo impegnati in attività di ricerca sul rapporto tra scuola, università e imprese e sulla professionalizzazione delle conoscenze.

“Il Ministero invita alla collaborazione tra università per elaborare una cultura e una pratica di orientamento al lavoro – ha detto il rettore Francesco Frati presentando il progetto questa mattina in rettorato a Siena -. Attraverso le attività congiunte tra atenei e scuole, che saranno sperimentate in questo progetto, potremo supportare la scelta universitaria degli studenti interessati in particolare alla professione di educatore socio-pedagogico, a partire dalle prefigurazioni del loro futuro professionale”.

Per gli studenti delle superiori sono previste attività finalizzate a orientare la scelta universitaria a partire dalle professioni che vorrebbero intraprendere. In questo percorso, nel quale verrà approfondita in particolare la conoscenza dei diversi sbocchi professionali, li affiancheranno anche gli studenti universitari che hanno già scelto il corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione, con il ruolo di tutor.

“Vogliamo aiutare gli studenti ad avere una maggiore consapevolezza e a definire con più chiarezza la loro identità professionale accompagnandoli a prevedere i diversi percorsi di inserimento lavorativo - ha spiegato la coordinatrice scientifica Loretta Fabbri, presidente del corso di laurea in Scienze dell'educazione e della formazione con sede ad Arezzo – . Per loro sarà importante sapere non tanto quali discipline studieranno all’Università ma soprattutto che cosa apprenderanno e a quali mondi professionali potranno accedere”.

Il progetto permetterà di creare una rete tra tutte le attività di orientamento e tutorato già svolte negli atenei partner sviluppando azioni innovative attraverso il confronto, lo scambio e la sperimentazione di pratiche di orientamento al lavoro. Saranno svolte anche attività di benchmarking sull’efficacia delle misure adottate per la riduzione degli abbandoni, legate in particolare a questioni di genere.

Alla presentazione è intervenuta anche la professoressa Sonia Carmignani, delegata del rettore alla didattica e i rappresentanti degli Atenei partner del progetto coordinato dall’Università di Siena.

Nella stessa occasione, il rettore ha ricordato gli altri otto dipartimenti universitari coinvolti in altrettanti progetti finanziati nell’ambito del bando Pot e aventi come capofila altri atenei. I dipartimenti interessati sono Biotecnologie, Chimica e Farmacia, Filologia e critica della letterature antiche e moderne, Giurisprudenza, Ingegneria dell’Informazione e Scienze matematiche, Scienze politiche e internazionali, Scienze sociali, politiche e cognitive e la Scuola di Economia e Management, per un finanziamento complessivo di oltre 180mila euro. Il dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale con sede ad Arezzo, oltre che coordinatore del progetto suddetto, partecipa anche in veste di partner a un ulteriore progetto di cui è capofila l’Università di Padova.

Fonte: Università di Siena - ufficio stampa

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