Liberazione, consigliere comunale senese inneggia alla Repubblica di Salò e alla Decima Mas
Si è mossa anche una petizione online per chiedere le dimissioni a Siena del consigliere comunale di Fratelli d'Italia Maurizio Forzoni dopo un post su Facebook che inneggia alla Decima Mas e alla Repubblica Sociale Italiana, oltre a oltraggiare l'Anpi proprio nella giornata della Liberazione. Il commento si conclude con "Meglio morire per l'onore e per un ideale piuttosto che uccidere per mera vendetta". Il post non è visibile a chi entra sul profilo di Forzoni, probabilmente è visibile solo alla cerchia di 'amici virtuali'.
Sulla piattaforma change. org è stata lanciata la petizione per chiedere al sindaco di Siena Luigi De Mossi "di prendere ufficialmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere Forzoni, e chiediamo allo stesso consigliere di compiere un atto di onestà e, constatata l'incompatibilità del suo ruolo politico in una città che ha libere istituzioni con i suoi ideali nostalgici, rassegnare immediatamente le dimissioni".
Seggiani (Cgil Siena) contro Forzoni
"La sera del 25 Aprile, nel mio breve intervento al concerto della Festa della Liberazione a Siena, chiesi cosa ancora ci volesse affinché Politica e Magistratura agissero nei confronti di quella galassia neofascista che imperversa in tutta Italia sentendosi al di sopra della Legge.
All’indomani, tutto mi sarei aspettato meno che l'inneggiare al fascismo sui social da parte di un Consigliere di maggioranza della città di Siena, oltretutto a quell’ultima fase storica che vide la promulgazione delle leggi razziali, la svendita dell'Italia alla Germania nazista e la condivisione e partecipazione attiva agli eccidi di civili per rappresaglia e al massacro dei soldati dell'Esercito italiano a Cefalonia.
Se ieri condividevamo con l’ANPI la scelta di procedere per vie legali, oggi, dopo aver ascoltato le ulteriori dichiarazioni di Forzoni ai mezzi di informazione, ne siamo ancora più convinti. Le scuse non sarebbero bastate, ma ci auguriamo almeno che le conferme che ha dato nelle interviste rispetto al suo pensiero abbiano delle conseguenze anche sul suo ruolo istituzionale".