A San Casciano la Resistenza 'narrata' da Ezio Pestelli, rifugiato nelle cantine di Casa Machiavelli
La memoria rivive nel Chianti con le piccole grandi storie della Resistenza. Quando qualcuno mette in dubbio il valore dei festeggiamenti del 25 aprile o si sente divampare la polemica sulla partecipazione dei vertici del governo alle celebrazioni nazionali, Ezio Pestelli va su tutte le furie e si accende con il vigore ribelle di un ventenne. Lui che di anni ne ha 93 e non ne sente minimamente il peso, guida, gioca a carte e scherza con gli amici al Circolo tutte le sere, gode di memoria ferrea tanto da ripercorrere con dovizia di particolari la vita trascorsa in bottega al fianco della moglie e delle due figlie Sonia e Sabrina, nell’alimentari/emporio della frazione di Spedaletto, a San Casciano.
“Onorare il passato attraverso la memoria - dichiara - e il sacrificio di chi ha perso la vita per la nostra libertà, questo è ciò che tutti abbiamo il dovere di ricordare domani insieme con i ragazzi, festa della Liberazione dall’occupazione nazifascista”. Ezio viveva da esiliato nel luogo natìo a Sant’Andrea in Percussina, come lo storico inquilino Niccolò Machiavelli, a causa della crudeltà della barbarie nazifascista. E, tra i ricordi di guerra che il sancascianese riportò in un diario, scritto rigorosamente a mano e custodito gelosamente dalla famiglia, affiora quello della sofferenza legato alla fuga costante, ai nascondigli, al vivere sotto minaccia, assediato dalla paura e dal buio, quello delle cantine della dimora di Machiavelli dove si rifugiò a lungo. L'abitazione, vissuta nella prima decade del ‘500 dal segretario della Repubblica fiorentina che li, nella villa di campagna amata e odiata, compose Il Principe, accolse i rifugiati di guerra durante il secondo conflitto mondiale. Lo rivela Ezio, cresciuto tra i fischi delle bombe a Sant’Andrea in Percussina, che a vent'anni era costretto a vivere nella macchia.
Testimonianze che ancora gravano sul percorso di vita del sancascianese e che domani renderà pubbliche leggendo per la prima volta alcune delle sue pagine più dolorose. Ezio Pestelli sarà al fianco del sindaco alle ore 10.30 in piazza della Repubblica a San Casciano ad onorare il 25 aprile, spinto dal desiderio di condividere la sua drammatica esperienza e trasmetterla alle nuove generazioni. Ancora una volta per non cadere nell’oblìo e dimenticare gli errori del passato. Saranno presenti gli studenti, le associazioni e l’amministrazione comunale di San Casciano.
Fonte: Comune di San Casciano in Val di Pesa - Ufficio stampa