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Padule di Fucecchio: i consiglieri regionali Spinelli, Fattori, Sarti e Bugetti scrivono al Presidente Rossi

«Intorno al tema della gestione e del futuro da dare all’area protetta del Padule di Fucecchio riscontriamo che l’orientamento e la soluzione attualmente proposta dalla Regione Toscana risulta fortemente criticata dalle maggiori associazioni ambientaliste della Toscana e da molte autorevoli personalità, che nei giorni scorsi hanno sottoscritto uno specifico appello a te rivolto e nel tempo hanno più volte sollecitato una soluzione condivisa». Così inizia la lettera che i consiglieri regionali Serena Spinelli, Tommaso Fattori, Paolo Sarti e Ilaria Bugetti hanno inviato oggi al Presidente Enrico Rossi.

Al centro delle questione il delicato tema del passaggio di competenze dell'area del Padule di Fucecchio, zona umida interna di rilevanza europea. Dopo 22 anni di gestione unitaria affidata al Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio (Centro di R.D.P.), la soluzione proposta dalla Regione va infatti verso una frammentazione amministrativa e gestionale. Le competenze sul territorio sarebbero divise tra vari comuni – tra cui Larciano e Ponte Buggianese - con il rischio di perdere di vista l'unità ambientale del territorio e la piena fruibilità e valorizzazione di un'area che rappresenta un patrimonio collettivo.

Una posizione contraria a questo orientamento è stata espressa in un recente appello firmato da importanti esponenti del mondo ambientalista, tra cui Lipu, Wwf, Legambiente e Italia Nostra, che sostengono invece la necessità di dare continuità all'esperienza di gestione del Centro.

«Vista l’importanza e l’unicità ambientale e naturalistica che l’area protetta del Padule di Fucecchio rappresenta – proseguono i consiglieri firmatari - siamo a chiederti, prima che la Regione proceda con atti deliberatori, di raccogliere le richieste a una ricomposizione del quadro che tenga conto delle legittime istanze di tutti i soggetti coinvolti”. «Per questo – concludono - ti chiediamo di concordare un incontro nel quale tu possa ricevere una delegazione unitaria rappresentativa delle maggiori associazioni ambientaliste che in questi mesi si sono più volte espresse sul tema, per trovare una soluzione condivisa sul futuro da dare all'area protetta ed alla sua gestione”.

Intanto, in attesa di sviluppi sul fronte istituzionale, le Associazioni ambientaliste hanno indetto una manifestazione per sabato 11 maggio, una marcia tra il Centro Visite di Castelmartini al Porto della Morette, entrambe sono strutture che, se prevalesse l'attuale indirizzo, si ritroverebbero ad essere divise tra due diversi enti gestori. Sarà anche un modo per ribadire che sulla gestione del Padule occorre trovare una soluzione condivisa, e che l'attuale fase di stallo sta rendendo sempre più difficile programmare i necessari interventi di cura e di manutenzione.

Fonte: Consiglio Regionale della Toscana Segreteria Gruppo Articolo 1 - Mdp

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