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Le rose del Chianti sbocciano nel parco dell'Osservatorio astronomico

La primavera chiantigiana continua a fare il suo corso mostrando il volto più gradevole di uno dei momenti più intensi dell’anno, ricchi di colori e profumi che evadono dalla ricchezza della vegetazione mediterranea. La natura si risveglia anche nel Parco botanico del Chianti dove si preparano a sbocciare le Rose del Chianti, corteggiate dalla presenza di diverse specie di fiori selvatici, tra cui anemoni, allius, dianthos, globularia, gladiolus. E’ un angolo di paradiso toscano dove le piante aspirano a conquistare le stelle, crescendo in libertà nel bosco della collina di Montecorboli, nel comune di Barberino Tavarnelle (FI). E le incantano con i loro nomi ‘volgari’ che richiamano il linguaggio realistico e popolare della tradizione toscana. Nel parco sono presenti Spadacciole, Agli delle bisce, Damigelle, Cicerchioni, Garofanine spaccasassi, Vilucchi bicchierini, Garofani dei Certosini, Vedovelle dei Prati.

La natura selvatica delle rose e dei fiori è il punto di contatto tra cielo e terra, culla vegetale dell’Osservatorio polifunzionale del Chianti che punta il suo occhio speciale aldilà dell’atmosfera. Domenica 28 aprile, dalle ore 14.45 alle ore 18, l’Opc offre un’occasione speciale per ammirare e conoscere le potenzialità e le risorse del parco. Si tratta di un gioco aperto alle famiglie, agli adulti e ai bambini, che invita alla scoperta dei tesori naturalistici presenti nella vasta area boschiva. L’obiettivo dell’Opc è quello di creare un’esperienza che permetta di trascorrere un pomeriggio all’aria aperta, esplorare e osservare la natura in un contesto paesaggistico di pregio, a due passi dagli antichi borghi di San Donato in Poggio, Pietracupa, Cortine, Prumiano. L’iniziativa è curata dalla responsabile dell’Osservatorio ambientale, sezione dell’Opc, nonché guida ambientale Barbara Guazzini.

L’ampio parco botanico del Chianti, con le stanze vegetali e i sentieri immersi nella natura chiantigiana, nati dalla passione di Isabella Devetta, si ispira al giardino all’italiana e contrappone al rigore geometrico, nella progettazione degli spazi, l’ordine e l’armonia dei boschi del Chianti. “In questo bosco, caratterizzato dalla presenza di vari sentieri erbosi - dichiarano Isabella Devetta e Barbara Guazzini - si possono seguire i processi naturali delle stagioni ed ammirare la flora che cresce in natura, l’idea che oltre dieci anni fa diede lo spunto alla creazione del parco è stata quella di creare un giardino con le specie che nascono spontaneamente nell’area che copre una superficie di 5 ettari, uno dei periodi più spettacolari in cui le piante si lasciano ammirare nel loro massimo splendore è la primavera”.

Il giardino è suddiviso in alcune “stanze” o zone a tema, costruite utilizzando piante spontanee che si trovano nei boschi del parco o di zone limitrofe ed alcune piante tipiche coltivate bei nei poderi e giardini chiantigiani. Il Parco abbraccia l’Opc, centro di ricerca scientifica di rilievo internazionale dove, anche grazie ad un team di altissimo livello, coordinato dall’astrofisico Emanuele Pace, e ad un potente e sofisticato telescopio, tra i più grandi d’Italia, si effettuano ricerche e studi per esplorare la complessità e i misteri ancora non rivelati del cosmo ed in particolare degli esopianeti, i pianeti gemelli simili alla Terra. L’iniziativa è adatta a bambini di età compresa tra i 5 e i 12 anni. Il punto di ritrovo è alle ore 14.45 presso il parcheggio, all'inizio del sentiero di accesso al Parco Botanico del Chianti. L’iniziativa durerà 3 ore circa. Si raccomanda un abbigliamento comodo e adatto all'attività all'aperto. Per l’evento è richiesta la prenotazione. E' necessario effettuare la prenotazione entro le ore 12 di sabato 27 aprile al 333 1192517 o tramite email info@osservatoriochianti.it. Costo 8 euro.

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino

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