Morti sospette all'ospedale di Piombino: infermiera condannata all'ergastolo per 4 decessi
È stata condannata all'ergastolo Fausta Bonino, l'infermiera 57enne accusata di omicidio volontario plurimo per le morti sospette di 10 pazienti nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino tra il 2014 e il 2015. a sentenza è stata letta dopo cinque ore di camera di consiglio dal giudice Marco Sacquegna. L'ergastolo riguarda quattro casi di decesso, mentre la donna è stata assolta per gli altri sei casi perché il fatto non sussiste.
La procura aveva chiesto l'ergastolo, mentre la difesa, con la stessa Bonino che aveva da sempre proclamato la sua innocenza, aveva sostenuto l'impossibilità tecnica del coinvolgimento dell'infermiera e chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto per nove dei pazienti deceduti e in un caso perché il caso non sussiste. "Ci ha sorpreso il frazionamento dei casi - ha commentato l'avvocato difensore Cesarina Barghini - e certamente faremo appello".
Infermiera piange: "Non è giusto, non ho fatto nulla"
"Non è giusto, non ho fatto nulla". Così, parlando in lacrime, l'infermiera Fausta Bonino all'uscita dall'aula del tribunale di Livorno dopo aver ascoltato la sentenza di condanna all'ergastolo per le morti in sospette in corsia all'ospedale di Piombino. La donna era accompagnata dal marito e da uno dei due figli.
La difesa: sentenza lascia perplessi
"Una sentenza che lascia perplessi perché sono stati considerati dal giudice soltanto i quattro decessi in cui i campioni sono stati esaminati a Careggi dove era stato trovato anticoagulante". Lo ha detto il difensore di Fausta Bonino, avvocato Cesarina Barghini, riguardo alla sentenza di condanna all'ergastolo per omicidio volontario di quattro pazienti dell'ospedale di Piombino morti in seguito a somministrazione di dosi letali di eparina. "Di questi quattro - ha proseguito -, due erano già stati scartati nella ricostruzione in sede di incidente probatorio. Quindi solo la motivazione della sentenza ci potrà far capire come il giudice sia arrivato a questa conclusione. Aspettiamo di vedere le motivazioni perché questa è una sentenza che lascia insoddisfatti un po' tutti anche probabilmente lo stesso pm perché smonta tutti i criteri del suo impianto accusatorio e pure le parti civili costituite, che sono rimaste escluse". Le motivazioni sono attese entro 90 giorni.
La Direzione aziendale vicina al personale dell’ospedale di Piombino
A seguito della lunga vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna dell’infermiera Fausta Bonino, senza entrare nel merito della sentenza, l’Azienda USL Toscana nord ovest esprime la sua vicinanza a tutto il personale dell’ospedale “Villamarina” di Piombino, che è stato fortemente colpito e scosso da quanto avvenuto a partire dal mese di marzo 2016.
La direzione aziendale ringrazia quindi tutti gli operatori che, in questi tre anni, hanno dovuto sopportare altissimi livelli di stress e hanno comunque continuato a lavorare con impegno e dedizione per garantire un’adeguata assistenza umana e professionale a tutti i pazienti dell’ospedale.
Per questo la direttrice generale, Maria Letizia Casani, si recherà quanto prima a Piombino per incontrare il personale della struttura ospedaliera e per esprimergli direttamente il suo sostegno ed il suo ringraziamento.