Il mondo ' contadino' e bio arriva all’83° Mostra dell’Artigianato grazie a Genuino.Zero
Scoprire le api mentre producono il miele, vedere come si tosta il caffè, preparare la ricotta, seguire lezioni di orto e giardinaggio: il mondo contadino e bio arriva in città grazie a Genuino.Zero, nuova start up fiorentina che, attraverso il servizio di spesa online, punta a creare una comunità di consumatori consapevoli, attenti all’ambiente ed ai piccoli produttori del territorio.
Dal 24 aprile al 1 maggio Genuino.Zero, ideato da Chiara Brandi, food blogger, esperta in marketing e comunicazione, sarà all’interno della 83/a Mostra Internazionale dell’Artigianato alla Fortezza da Basso dove proporrà degustazioni, incontri e laboratori aperti a tutti, con i vari produttori e partner della rete.
L’appuntamento è il primo evento ufficiale della start up vincitrice del bando Murate Idea Park che si propone di creare una sorta di mercato urbano a portata di click. La piattaforma, online a partire dal prossimo maggio, vuole essere un modo per recuperare la socialità dei mercati e delle vecchie botteghe di prossimità, adattandolo alla vita frenetica delle famiglie di oggi, che trovano sempre più interesse al servizio della spesa online, pur non rinunciando a mettere in tavola prodotti genuini, locali e sostenibili.
All’interno della fiera, presso il padiglione Rastriglia, nello spazio di Genuino.Zero ogni giorno sarà protagonista un produttore diverso. Partenza mercoledì 24 aprile con il Forno Romolino, storico panificio di Lastra a Signa che utilizza grani antichi per le preparazioni; il 25 sarà la volta del Caseificio Murceti di Grosseto che produce formaggi “come una volta” e alleva pecore in maniera naturale - alle 17 il caseificio mostrerà a grandi e piccini come nasce la ricotta con un laboratorio dedicato. Si prosegue il 26 con la Tosteria, torrefazione di Signa che dai primi del ‘900 seleziona caffè dal Centro America a propone caffè monorigine e biologici (alle ore 18 mostreranno la tostatura dei chicchi ‘alla vecchia maniera’).
Il 27 e 28 aprile a presentare la sua attività sarà Palmorto, azienda vivaistica del Galluzzo, che si occupa di consegna di frutta e verdura biologica, mentre il 29 aprile l’associazione culturale Ristoria presenterà le sue salse per accompagnare formaggi e bolliti, che prendono ispirazione dalle ricette di Apicio dell’antica Roma, adattandole ai gusti odierni.
Il 30 aprile protagonisti gli apicoltori di Castiglioncello FiordaFiore che proporranno alle ore 18 il laboratorio “Il meraviglioso mondo delle api”. A chiudere gli eventi, il 1 maggio alle 17, sarà “Piccoli semi di futuro: laboratorio di giardinaggio” a cura dell’associazione Seminaria, che si occupa di corsi e laboratori sul giardinaggio e sulla coltivazione. A condurre il laboratorio Dario Boldrini, esperto di architettura del paesaggio e agricoltura.
In alcuni giorni saranno presenti anche i ragazzi di Cyclologica, partner degli eventi e associazione che si occupa di trasporti a basso impatto ambientale. Per Genuino.Zero saranno loro a dedicarsi alla distribuzione, dai produttori a centri di smistamento fino alle case dei clienti.
Genuino.Zero nasce con la finalità primaria di sostenere i prodotti locali del nostro territorio; il progetto prevede anche la creazione di una vera e propria comunità di consumatori consapevoli, con una serie di attività collaterali tutte unite dal comune denominatore dell'alimentazione sana, locale, sostenibile.
“Nella nostra idea – racconta Chiara Brandi, ideatrice e responsabile del progetto – immaginiamo che Genuino.Zero possa diventare un vero e proprio hub del cibo locale: non solo un momento di scambio e vendita, ma un insieme attività e collaborazioni per promuovere un consumo alimentare che torni ad essere locale sostenibile, perché crediamo fermamente che solo questo modello possa salvare il pianeta. È una bella sfida, ma nel nostro territorio ci sono tante realtà che già operano e vogliamo creare un’unica grande rete perché siamo convinti che oggi solo facendo rete si possa trovare la forza per crescere ed evolversi. Proponiamo un modello dove il lato tecnologico del web si fonde ad un grande fattore umano e solo attraverso il digitale oggi possiamo creare modelli di distribuzione alternativi.”