Immigrazione, il Centrodestra ne parla a Santa Croce: "Servono valori e soluzioni condivisi"
Il tema dell'immigrazione è al centro dell'agenda politica a Santa Croce sull'Arno, a quasi un mese dal voto. Il candidato sindaco per il centrodestra Alessandro Lambertucci ne ha parlato all'evento 'Il governo dell'immigrazione' assieme al coordinatore comunale FI Enrico Giuntoli, al vice sindaco di Pisa Raffaella Bonsangue e all'onorevole Giorgio Silli, responsabile nazionale immigrazione Forza Italia. L'incontro è stato moderato da Andrea Pannocchia.
Santa Croce ha una forte presenza di stranieri, in special modo nel capoluogo comunale. I rappresentanti del centrodestra, santacrocese e non, si sono ritrovati su un punto: "Chi viene in Italia deve condividere la cultura italiana. I valori condivisi fanno la ragione d'essere di una società". Un cavallo di battaglia, fin dell'elezione a sindaco di Cascina di Susanna Ceccardi, è quello delle case popolari e delle altre agevolazioni, per le quali risuona lo slogan 'Prima gli Italiani': "Chi richiede alloggi Erp, per esempio, deve mostrare che non ha altri possedimenti".
Bonsangue ha portato l'esempio di Pisa riguardo la gestione dell'immigrazione. La città della Torre Pendente ha da poco votato l'uscita dal progetto Sprar: "Immigrazione, sicurezza e legalità vanno di pari passo. Qui la manodopera straniera è fortemente presente, ma le politiche nazionali e locali hanno gestito male il tutto e si avverte una sorta di illegalità. È un fenomeno complesso e riceve uno sforzo dei paesi che siano comunità. Serve una condivisione delle soluzioni da tutti i paesi europei, bisogna trovare forti investimenti".
L'onorevole Silli, già assessore all'immigrazione dal 2009 al 2014 a Prato, ha aggiunto: "Nessuno nel cdx ha mai voluto parlare di razze, superiorità o colore della pelle. Le nostre città sono multiculturali ormai. Non bisogna confondere però immigrazione economica e Sprar. Le sinistre hanno malgestito il fenomeno, poi ci ha pensato Minniti a provare a risolverlo, è stato il miglior ministro di destra... Bisogna gestire tutto con lungimiranza, avere un'idea su come sarà la società tra 20 anni. È giusto accogliere chi scappa dalla guerra, non siamo bestie, dobbiamo evitare che le persone muoiano in mare, però non possiamo accogliere solo noi come Italia, è una grande ingiustizia".
Quale è la ricetta per Santa Croce? Ha provato ha rispondere il candidato Lambertucci: "La politica nazionale e europea deve trovare soluzioni. Oltre al blocco navale credo che sia giusto aiutare chi ha bisogno ma a casa loro. A livello locale non è facile declinare questo tema perché non lo è neppure in grande. Bisogna mantenere valori condivisi e rispettarli. Chi viene qui deve rispettare leggi, usi e costumi. A Santa Croce molti stranieri si sono integrati ma c'è anche chi mal si concilia con la città. Puntiamo a riportare decoro e sicurezza per riportare anche lustro al commercio e al centro storico, per esempio".
I presenti hanno convenuto anche sulla candidatura di Lambertucci, prossimo sfidante di Giulia Deidda alle urne. Silli e Bonsangue si sono detti disponibili a dare una mano a Lambertucci qualora dovesse vincere il 26 maggio. "Vogliamo dare un nuovo decoro a Santa Croce, l'immigrazione è stata seguita in maniera assurda. Liberiamoci dalle ideologie e troviamo delle soluzioni per la nostra città tutti assieme. Lambertucci può cambiare verso al comune" ha concluso Giuntoli.